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Cronaca

Sempre meno vaccini nelle Marche, «Dove necessario intervenga la giustizia»

Dati importanti quelli emersi al convegno "Genitori e vaccinazioni: tra paure e diritti", organizzato dall'associazione Fatto&Diritto. Relatori il Magistrato Ugo Pastore, Daniel Fiacchini e Nadia Mazzoni

Su 100 famiglie marchigiane, 20 non vaccinano i figli per il morbillo e 8 pensano che i vaccini siano alla causa dell’autismo. E’ il dato emerso ieri al convegno “Genitori e vaccinazioni: tra paure e diritti”, organizzato dall’associazione culturale Fatto&Diritto e patrocinato dall’ordine degli avvocati di Ancona, l’ordine dei medici della provincia, il Comune capoluogo e la Regione Marche. A dare quei numeri, nella sala Raffaello del palazzo regionale, è stato il componente della Commissione regionale vaccini Daniel Fiacchini, relatore insieme al magistrato ex Procuratore al Tribunale per i minorenni delle Marche e oggi giudice alla Corte d’Appello delle Marche Ugo Pastore e la dirigente medico della Pediatria del Salesi Nadia Mazzoni. «Stiamo registrando da qualche anno un calo drammatico delle coperture vaccinali, in particolare del morbillo - ha detto Fiacchini - Siamo scesi fino all’80% della copertura, significa che 2 genitori su 10 decidono di non vaccinare i figli contro una malattia potenzialmente mortale». E poi difterite e poliomelite. Malattie per cui abbiamo vaccini storici, considerati obbligatori ma «ci siamo attestati intono al 92% per queste malattie». L'attenzione dell'esperto è stata richiamata proprio durante un evento arrivato proprio a pochi giorni dalla proposta di legge regionale presentata dal gruppo Pd sui vaccini.

Dopo i saluti per conto dell’ordine dell’avvocato Monica Clementi e del Presidente dell’associazione Fatto&Diritto l’avvocato Tommaso Rossi, la parola agli altri relatori in un focus, quello sullo scottante tema dei vaccini, moderato dal giornalista di Ancona Today Stefano Pagliarini e dall’avvocato Annamaria Palumbo. Ed é forse anche per i numeri snocciolati da Fiacchini in mezz’ora di relazione che il giudice Pastore ha rilanciato la necessità di prevenire e garantire il diritto del minore, esprimendo un concetto chiaro: «Pensare che un giudice, di fronte a palesi abusi, non possa intervenire nell’ambito familiare, significa abdicare all’obbligo costituzionale di tutela del minore, che è per definizione incapace e quindi non può autodeterminarsi. Dunque se i genitori non fanno il bene del figlio, le istituzioni devono intervenire, deve intervenire il potere giudiziario». Dunque il magistrato, dopo aver ripercorso l’obbligo vaccinale del legislatore e come le classi giurisprudenziali siano andate a cambiare nei vari periodi storici, ha ribadito l’importanza della necessità di un ente super partes, neutrale, che possa davvero ricercare il bene del minore anche di fronte alle convinzioni più ferree di un genitore. Come ad esempio il caso di quella bambina colta da una patologia cerebrale irreversibile a seguito di un’alimentazione fatta solo verdure stracotte. «Ma si badi bene - ha ribadito Pastore - Si deve sempre andare a fondo per capire se il rifiuto di un vaccino sia valido o meno e ogni esecuzione va fatta con modalità rispettosa del bambino, dei genitori e dell’intera cerchia parentale. L’idea che le istituzioni strappino il bimbo dai genitori per vaccinarlo è inverosimile oltre che non coerente con i diritti e i fondamenti delle stesse leggi». 

Infine la dott.ssa Mazzone ha ricordato come nelle Marche la copertura vaccinale del morbillo è del 79,9%, 91,74% la pertosse, 91,75% la difterite. Poi ha ripercorso un caso emblematico avvenuto proprio ad Ancona, quando una bambina di 3 anni non vaccinata giunse in Pronto Soccorso del Salesi per una bronchite, fu eseguita una terapia, venne ricoverata e le fu diagnosticato il morbillo. I 2 infermieri che eseguirono la terapia contrassero il morbillo insieme ai loro familiari, con loro anche una specializzanda che lo attaccò al figlio piccolo. «Sapete perché? Nessuno era vaccinato per il morbillo» ha detto la Mazzone che ha concluso: «Non bisogna mai dimenticare che, anche se non vediamo i casi con i nostri occhi, la poliomelite per esempio esiste ancora nel mondo. Basta che una sola persona importi il virus, per esempio da un viaggio in India e la malattia potrebbe prendere di nuovo piede se non manteniamo alta la copertura vaccinale. Per cui vi prego, non mi stancherò mai di dirlo, vaccinate i vostri figli». 

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