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Scontrino telematico, cambia tutto: convegno alla Cna per prepararsi alla novità

Dal 1° luglio parte la rivoluzione digitale, partecipato incontro per capire come adeguarsi alla normativa

Una rivoluzione digitale riguarderà tutti gli operatori che si rapportano con il cliente finale. Dal 1° luglio, tutte le imprese sopra i 400.000 euro di fatturato dovranno adottare lo scontrino telematico. Dal 1° gennaio 2020, invece, l’obbligo riguarderà anche quasi tutte le altre imprese al di sotto dei 400.000 euro. Per spiegare agli imprenditori come adeguarsi alla nuova normativa, Cna, in collaborazione con Re.Ca. Systems, ha organizzato un incontro ad Ancona che è stato molto partecipato. 
Le novità fiscali sono state illustrate dalla responsabile del settore per Cna, Francesca Spinsanti: «Artigiani, commercianti e gli esercenti di attività al minuto ed assimilate – ha detto Spinsanti - dovranno dotarsi di un registratore di cassa apposito. Il registratore di cassa invierà i dati delle operazioni effettuate ogni giorno all’Agenzia delle Entrate, mediante un canale telematico che consentirà al fisco di avere immediatamente a disposizione i dati delle vendite e, quindi, delle operazioni rilevanti ai fini Iva. L’invio verrà tentato, se non avrà successo la prima volta, per 5 giorni consecutivi. Nel caso in cui l’imprenditore non esercitasse la sua attività per lunghi periodi programmati (es. ferie), attraverso l’area riservata dovrà essere cambiato lo stato del commerciante, in maniera tale da poter comunicare direttamente all’agenzia delle entrate il periodo di non attività. Pochi i casi di esenzione ad oggi esplicitati: restano esclusi dallo scontrino elettronico obbligatorio tabaccai, tassisti, giornalai e benzinai. Per quanto riguarda invece le attività marginali siamo ancora in attesa di ulteriori informazioni».
Claudio Garbini (titolare Re.Ca.) ha esplicato invece le modalità di attivazione di questo strumento che necessita di un collegamento ad internet e ha annunciato che esistono incentivi fiscali (in detrazione) per il suo acquisto per un credito di imposta pari al 50% del costo fino ad un massimo di 250 euro (solo ed esclusivamente per un registratore di cassa). Per coloro che non hanno numeri rilevanti annuali di scontrini o ricevute fiscali l’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione sul suo portale un software del tutto gratuito che permette di sottostare all’obbligo.

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