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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ciriachino d'oro al fotografo Luigi Matteo Carretta: «Memoria storica di Ancona»

Ma la benemerenza d'argento è spettata a tre uomini d'impresa: l'ingegnere Vittorio Baldassari, alla Carlo Cagnoni spa e al Grand'Ufficiale Giorgio Caleffi. Insieme alla filosofa e insegnante Patrizia Caporossi

«E’ la nostra memoria collettiva per aver  rappresentato la città con le sue foto e la passione per il suo lavoro per cui merita questo». Così stamattina il sindaco Valeria Mancinelli ha consegnato il “ciriachino d’oro” al popolare e noto fotografo Luigi Matteo Carretta  che, in un auditorium della Mole Vanvitelliana in cui sedevano molti anconetani e autorità, ha esortato i giovani ad avvicinarsi a chi conosce i mestieri. «Bisogna imparare sul campo perché lo studio da solo serve a ben poco» ha detto il fotografo quasi commosso dai tanti applausi ricevuti dalla platea. Ma la benemerenza d’argento è spettata a tre uomini d’impresa: l’ingegnere Vittorio Baldassari, alla Carlo Cagnoni spa e al Grand'Ufficiale Giorgio Caleffi. Meritevoli della benemerenza perchè, lo ha detto il sindaco: «Sono splendide persone che hanno sempre tenuto conto del ruolo sociale de’’impresa e che possono vantare di non aver mai licenziato nessuno». Applausi, e ciriachino d’argento, alla filosofa Patrizia Caporossi.

Ciriachino 2015

Attestati sono stati conferiti all'associazione Fondazione Iom onlus, già insignita di riconoscimento civico in passato, al servizio dei malati neoplastici terminali; al valoroso e pluripremiato vigile del fuoco anconetano, attivo nelle emergenze locali e nazionali,  Umberto Mazzanti;  alla Banda Città di Ancona con la sua orchestra di Fiati, a 140 anni dalla sua costituzione; agli agenti di Polizia Andrea Sebastianelli, Antonio Maddamma, Simone Palombi e Mirco Rebichini per avere tratto in salvo un ragazzo che- dopo avere provocato un incidente sotto l'effetto dell'alcol- si stava lanciando dagli ascensori del Passetto;  ai Carabineri della stazione di Collemarino Giuseppe Colasanto, Filippo Fresta e Sandro Montefrancesco per avere sventato anch'essi un suicidio e infine all'Ufficiale della Capitaneria di porto, Felice Tedone, per l'abilità con cui ha risolto la questione delle bombe al fosforo fatte brillare in mare  e altre problematiche nel corso degli ultimi anni.

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