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Cronaca Osimo

Osimo: cicogne sul fiume Musone, gli scatti dei naturalisti

Diciotto stupendi esemplari si sono fermati per una notte a riposare in un campo vicino al fiume Musone. L'evento non è sfuggito all'Associazione Fotografi Naturalisti Italiani, che ci ha mandato questo splendido scatto

L'emozione ci colpisce direttamente, forse perché quasi tutti una volta bambini ci siamo sentiti dire che erano loro quelle coinvolte in uno dei più grandi misteri della natura: "Come si fanno i bambini ?", o forse solo perché, guardandole in foto hanno un aspetto rassicurante, quasi materno.

Sta di fatto che sebbene sappiamo ben poco di loro, le associamo istintivamente alla fortuna, alla fertilità e comunque a lieti eventi.

Ad Osimo è presente una rappresentanza seppur piccola, molto attiva dell'AFNI (Associazione Fotografi Naturalisti Italiani). Questi fotografi, oltre a fare della loro passione motivo per escursioni ed appostamenti, eseguono giornalmente una rigorosa supervisione del territorio. Per tale ragione non poteva sfuggire a Stefano Belli e a Nilvana Pasqualini, l'autrice della foto che vi proponiamo, l'arrivo venerdì scorso di 18 stupendi esemplari che si sono fermati per una notte a riposare in un campo vicino al fiume Musone. Sono con tutta probabilità 8 coppie, dato che le loro unioni durano per tutta la vita, che è in realtà molto lunga (circa 30 anni).

Le cicogne sono animali migratori che dopo aver svernato in Africa ritornano nel centro-nord Europa per riprodursi. Tutti abbiamo in mente i loro nidi spesso costruiti sulle sommità dei comignoli che sono ormai spenti dato l'arrivo delle stagioni più calde, ma pochi le hanno viste pascolare nei campi attorno al fiume Musone, dove si sono attardate per riprendere fiato dalla loro lunga migrazione e per rimettere insieme un po' di energie. Ricordiamo che la cicogna è un elemento importante nell'ecosistema ed un indicatore di quanto la razza umana sia in armonia con la natura stessa: la cicogna costruisce i propri nidi sui comignoli delle case e lo fa perché si fida dell'uomo, il quale a sua volta sa che la popolazione dei topolini, serpi e altri animali nocivi sarà tenuta sotto controllo di questi magnifici uccelli alleati.

Il sodalizio è solido e antichissimo, al punto che nell'antichità, erano previste punizioni severissime per chi maltrattasse questi animali. Le radici della leggenda secondo cui porti il neonato nella casa della partoriente, poi deriva dal fatto che questo stupendo animale è associato, in nord Europa, alla grande madre dal cui grembo (l'acqua) la cicogna "pescherebbe" il bambino da portare per rendere feconda una famiglia.

Quindi dobbiamo pensare che l'averci scelti sia di per se un buon auspicio, e considerata la attuale situazione sociale ed economica un seppur piccolo spiffero di ottimismo e speranza non potrà certo farci male.

E quindi benvenute cicogne ed arrivederci l'anno prossimo.
Ulteriori immagini su www.nilva.it

 

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