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Cronaca

Marche, spese dei gruppi consiliari: chiuse le indagini con 66 indagati

Proprio in queste ore stanno partendo gli avvisi di garanzia con destinazione alcuni politici della Regione Marche, accusati a vario titolo di concorso in peculato e truffa

Il procuratore capo della Repubblica di Ancona Elisabetta Melotti e il pm Giovanna Lebboroni hanno messo un punto all'inchiesta sulle presunte spese folli dei gruppi consiliari della Regione Marche e proprio in queste ore gli indagati stanno ricevendo gli avvisi di conclusione delle indagini.

 Il pm aveva già chiesto al Gip due proroghe, per concludere il controllo della documentazione acquisita dalla Guardia Di Finanza, riguardante le specifiche annualità 2010 e 2012. Ma l'inchiesta affonda le sue radici nel 2008. Tutte carte, quelle in mano alle fiamme gialle, che hanno portato gli inquirenti a muovere a vario titolo le accuse di peculato (quando un pubblico ufficiale si appropria indebitamente di soldi pubblici) e truffa. Sotto la lente degli investigatori ci sono 66 persone, di cui 61 consiglieri e 5 addetti ai gruppi consiliari. Di questi 61 politici, 23 hanno anche ricoperto la carica di rappresentante dei propri gruppi consiliari. 

"Le contestazioni - spiega nella nota il procuratore della Repubblica Elisabetta Melotti - ineriscono le annualita' dal 2008 al 2012 (ottava e nona legislatura regionale). Le indagini sono state svolte dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Ancona, delegato sia da questa autorita' giudiziaria, che, per i profili contabili, dalla Procura della Corte dei Conti". "In data odierna - dice il comunicato - sono in corso le notificazioni dell'avviso di conclusione indagini, emesso nel procedimento relativo all'utilizzo dei fondi pubblici, previsti dalla legge regionale 34/88".

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