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Cronaca Chiaravalle

Disabile vessato dai bulli, il cognato lancia l'appello: «Una rete per tutelare le persone»

Massimo Pistoni, preparatore dell'atleta parolimpica Assunta Legnante, manda un messaggio video a genitori, scuola, società sportive e istituzioni per affrontare il problema

A 42 anni, disabile con problematiche motorie e cognitive, costretto a trasferirsi da Ancona a Chiaravalle per le continue prese in giro da parte di gruppetti di ragazzini. L'uomo è il cognato di Massimo Pistoni, preparatore fisico molto noto che, tra le altre cose, ha portato l'atleta parolimpica Assunta Legnante all'oro olimpico. Pistoni vive a Chiaravalle con la moglie ed è proprio in paese che il cognato si è trasferito dopo le disavventure anconetane. La vicinanza della famiglia ma anche vivere in un luogo con meno abitanti, pensava, gli avrebbe riportato serenità. E invece. «Tempo un anno ed è ricominciato tutto da capo» denuncia oggi Pistoni che però non si è dato per vinto. E ha lanciato l'idea, attraverso i social, di creare un gruppo Facebook dove «sarà possibile discutere di queste situazioni e mandarle a chi di dovere, come le forze dell'ordine. Prima di aprire la pagina voglio fare un appello con la speranza che rispondiate positivamente, che riteniate opportuno che questa pagina sia aperta». 

Un appello accorato a genitori, mondo della scuola, società sportive ma anche Istituzioni politiche e religiose. «È arrivato il momento di prevenire. Tutti insieme per tutelare i ragazzi disabili o semplicemente quelle persone che non riescono a difendersi da soli contro il gruppo. Dobbiamo creare una rete che possa debellare determinati atteggiamenti. i nostri sono tutti bravi ragazzi ma al di fuori del contesto familiare si creano situazioni difficili, si trovano amicizie sbagliate». Il video (GUARDALO) ha già ottenuto oltre 200 condivisioni e oltre 5000 visualizzazioni. Il tema è delicato. Con la cronaca ci troviamo spesso a raccontare vicende che vedono gruppetti di ragazzini, anche in età da scuola elementare, che vessano il più debole, disabile o meno che sia. «Sono stanco - conclude Pistoni - perché queste ingustizie sono continue e presto, con la fine della scuola, potrebbero anche aumentare gli episodi. Mi sono arrivati migliaia di commenti e spesso ho letto frasi tipo "sapevo ma non ho detto nulla". Ecco, dobbiamo dire basta all'omertà e inizare a discutere e a collaborare».

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