rotate-mobile
Cronaca

CGIL CISL UIL Marche allibiti da Confindustria: «Schiavoni irrispettoso»

I segretari delle sigle sindacali Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Graziano Fioretti hanno firmato un protocollo e accusano l'associazione degli industriali di creare dumping sociale

«Oggi abbiamo sottoscritto un Protocollo importante che avvia un percorso concreto di collaborazione tra Istituzioni e Parti sociali che accompagneranno il delicato e indispensabile processo di rilancio delle attività produttive, nel segno della salute e sicurezza di lavoratrici, lavoratori e cittadini». Così Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Graziano Fioretti, Segretari Generali di CGIL CISL UIL Marche. «Anche per questo - proseguono - siamo sconcertati dall’atteggiamento incomprensibile di Confindustria in merito al Protocollo che abbiamo appena sottoscritto con la Regione, l’ANCI e tutte le altre Associazioni datoriali».

Poi muovono una critica: «Non è sinceramente accettabile l’atteggiamento irrispettoso verso gli altri interlocutori che emerge nelle dichiarazione del Presidente Schiavoni che ha presentato il merito del Protocollo in modo scorretto e strumentale, inventandosi  una “criminalizzazione“ delle imprese per apparire conseguentemente unico vero difensore dei loro interessi e attribuendosi un potere di rappresentanza davvero fuori misura, visto che nessun’altra organizzazione ha ravvisato questi pericoli». Barbaresi, Rossi e Fioretti aggiungono: «Vorremmo capire quali sarebbero i punti del Protocollo regionale non coerenti con lo spirito delle disposizioni previste a livello nazionale visto che la sua finalità è proprio quella di favorire e promuovere la piena applicazione del Protocollo nazionale. Abbiamo il timore che con il suo atteggiamento Confindustria sottraendosi ad un confronto che è fondamentale per qualificare gli interventi volti a garantire salute e sicurezza sui luoghi di lavoro offra una sponda, seppur involontariamente, a quelle imprese che, in nome della competitività,  non intendono rispettare pienamente le regole creando dumping sociale. Il Presidente di Confindustria continua a ripetere ogni piè sospinto che gli imprenditori hanno a cuore la sicurezza dei lavoratori. Se è cosi, non dovrebbero aver paura di confrontarsi, condividere e far conoscere le scelte che attengono alla salute dei lavoratori e dei cittadini».

I sindacalisti chiedono dunque di garantire la massima condivisione e trasparenza nelle scelte sulle misure di prevenzione a tutela della salute e sicurezza, dentro e fuori i luoghi di lavoro, «dovrebbe essere una priorità per tutti - commentano - Istituzioni, Organizzazioni Sindacali, Associazioni datoriali e imprese». 

Infine concludono: «Auspichiamo che Confindustria si riapra quanto prima ad un costruttivo confronto volto a favorire sintesi comuni anche partendo da posizioni che possono essere legittimamente diverse che ci consentano di costruire corrette e proficue relazioni sindacali. Confindustria sottolinea che le Marche camminano grazie all’industria manifatturiera ma, a sua volta dovrebbe ricordare che le imprese vivono grazie a lavoratrici e lavoratori».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

CGIL CISL UIL Marche allibiti da Confindustria: «Schiavoni irrispettoso»

AnconaToday è in caricamento