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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Ospedale, arrivano 2 nuovi primari per Nefrologia e Rianimazione: ecco chi sono

«Prosegue a pieno ritmo l'azione di rilancio e potenziamento degli Ospedali Riuniti di Ancona» ha spiegato il direttore generale Michele Caporossi

ANDREA RANGHINO

ANDREA RANGHINO-2Educazione. Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia (110/110); 2003: Specializzazione in Nefrologia, Università di Pavia (50/50); 2011-12 Master in Management clinico-organizzativo-gestionale del trapianto di rene, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma; 2013: European Board of Transplant Medicine in Kidney Transplantation, rilasciato da Union Europeenne Des Medecins Specialistes-European Board of Surgery (UEMS-EBS). Attività Professionale: 2004-2007: Dir. Medico Nefrologo presso la SOC Nefrologia e Dialisi, Osp. Sant’Andrea, Vercelli; 2007-2008: Dir. Medico Nefrologo presso la SOC Nefrologia e Dialisi, Osp. Maggiore della Carità, Novara; 2008- gennaio 2016: Ricercatore confermato in Nefrologia, Dip. Scienze Mediche, Università di Torino e Dir. Medico presso SCDU Nefrologia, Dialisi e Trapianto, AOU Città della Salute e della Scienza, Torino; Febbraio 2016-febbraio 2017: Resp. della SS di Nefrologia e Dialisi, AOU San Luigi Gonzaga, Orbassano, Torino; Febbraio 2017- giugno 2017: Dir. Medico Nefrologo presso la SOC Nefrologia e Dialisi ASLTO4, Presidio Ospedaliero di Ivrea (TO) con incarico di Responsabile di Struttura Semplice; Dal 1 luglio 2017 ad oggi: Direttore SOD Nefrologia, Dialisi e Trapianto, AOU Ospedali Riuniti – Ancona. È autore di 37 pubblicazioni di cui 32 (1 in press)  indicizzate ed un capitolo su libro. È co-titolare di un brevetto europeo relativo alla identificazione, caratterizzazione ed alle potenziali implicazioni terapeutiche delle vescicole extracellulari isolate dal siero umano. Il Dr Andrea Ranghino è socio delle seguenti società scientifiche: Società Italiana di Nefrologia, Società Italiana di Trapianto d’Organo, European Renal Association-European Dialysis and Transplant Association.

Il primo obiettivo è quello di incrementare il numero di trapianti renali. Il secondo obiettivo è quello di potenziare l’attività di trattamento di pazienti con danno renale acuto ricoverati in nei reparti critici. Infine potenziare l’ambulatorio nefrologico per ridurre il numero di pazienti con insufficienza renale cronica e necessità di dialisi.

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