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Cronaca Montirozzo / Via Giambattista Pergolesi

Aizzano pitbull contro la Polizia: in 9 dentro la casa dello spaccio, tra rifiuti e carne avariata

Ora l’appartamento torna al proprietario che, proprio di recente, lo aveva acquistato all’asta e ieri, dopo l’ arresto, è entrato in possesso dell’immobile a cui ha subito cambiato le serrature

Quando la Polizia è irrotta nell’appartamento, uno dei presenti ha aizzato il suo cane pitbull contro un agente, rimasto ferito ad una mano. Un fatto che non ha fermato le forze dell’ordine. Per perquisire quella casa infatti sono arrivati numerosi agenti della Squadra Mobile di Ancona, coordinati dal capo Carlo Pinto, supportati dal reparto di Polizia Scientifica e Unità Cinofila.  I poliziotti sono entrati in quei 70 metri quadrati di via Giambattista Pergolesi 32 ieri mattina e hanno trovato un luogo angusto, in disordine, con rifiuti, oggetti e vestiti di ogni genere accatastati su materassi appoggiati a terra. C’era anche un frigorifero con dentro diversa carne putrefatta, al punto da essere invaso da vermi e larve (foto in basso). Ma soprattutto hanno trovato 9 nigeriani, tutti irregolari sul territorio anconetano e abusivi all’interno dell’immobile. Dopo l’aggressione al poliziotto dell’antidroga, il cane è stato chiuso con la forza in una stanza, in attesa dell’arrivo degli operatori dell’ASUR, Servizio veterinario, che hanno domato il pitbull con un sedativo per poi portarlo al canile comunale, dove ora si trova sotto sequestro.

Le accuse di spaccio e la decisione del giudice

Ma la Polizia era lì perché sapeva che quello era una centrale di spaccio e infatti, nella camera dello stesso nigeriano di 36 anni che teneva al guinzaglio il cane, gli inquirenti hanno trovato alcuni grammi di marijuana e 2 boccette di metadone, insieme alla mannite, ai ritagli e ai bilancini. Per gli inquirenti non ci sono dubbi: quella sostanza era destinata allo spaccio in strada. Per questo alla fine il 36enne è stato arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, visto che il poliziotto ferito ne avrà per 5 giorni dopo essersi anche sottoposto a profilassi di antirabbica e antitetanica. L’uomo stamattina si è presentato di fronte al giudice per rispondere delle accuse ed è stato condannato a 8 mesi di reclusione con pena sospesa. Il 36enne è tornato formalmente libero anche se, in queste ore, si trova ancora in Questura dove gli agenti dell’Ufficio Immigrazione stanno valutando il provvedimento di espulsione immediata. Agli altri 8 nigeriani non sono stati contestati reati ma sono stati invitati a presentarsi in Questura per avviare le pratiche per la valutazione dell’espulsione. Se no lo dovessero fare e dovessero essere di nuovo trovati in condizioni di irregolarità, scatterebbe l’espulsione immediata. 

L’appartamento al legittimo proprietario

Dopo il blitz della Mobile anconetana, ora l’appartamento torna al proprietario che, proprio di recente, lo aveva acquistato all’asta e ieri, dopo l’ arresto, è entrato in possesso dell’immobile a cui ha subito cambiato le serrature. 

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