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Cronaca

Casa de nialtri: scattate alcune denunce. Le associazioni: "Sgombero atto vergognoso"

Gli occupanti che hanno rifiutato il trasferimento portati in Questura e denunciati. Le associazioni: "Sgombero indegno di partito democratico", e chiedono dimissioni Mancinelli. Solidarietà dal Nobel Dario Fo

“Stavo dormendo, quando sono stato svegliato dal rumore e ho visto tutto intorno a me poliziotti in tenuta anti-sommossa. Solo al piano di sotto ce ne saranno stati un’ottantina. Nessuno di noi era stato avvertito di quello che sarebbe successo” A parlare è Danilo, uno degli ospiti dell’ex scuola Regina Margherita – ribattezzata “Casa de nialtri”sgomberata questa mattina dalle forze dell’ordine. Danilo ha spiegato che non c’è stata alcuna violenza, ma che le persone che si sono rifiutate di salire sui pullman per essere portate a San Marcello sono state portate in Questura e denunciate ex art. 633 del Codice Penale, “Invasione di terreni o edifici”. Lui, un giovane di nazionalità albanese, e forse anche due donne: sarebbero dunque quattro le denunce formalizzate. Una trentina, invece, i senza casa accompagnati in una struttura ricettiva e posti sotto la tutela del GUS, Gruppo Umana Solidarietà.

“Queste persone sono state considerate come senza diritti” ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi Massimo Binci: “Qualsiasi altro cittadino avrebbe diritto ad un procedimento giudiziario con la firma di un giudice e a ricevere un preavviso, mentre qui c’è stato un vero e proprio blitz.”

Le associazioni e le forze politiche che hanno sostenuto l’occupazione, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamattina dopo lo sgombero, hanno chiesto le dimissioni immediate del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli “Un atto vergognoso” lo definisce Silvana Pazzagli di Asilo Politico, “la cui responsabilità va imputata totalmente al sindaco Mancinelli, la cui linea dura è indegna di chi pretende di rappresentare un partito che si definisce democratico”. Anche la partecipazione del GUS alle operazioni di sgombero è stata definita un “atto gravissimo”.

Palazzo del Popolo, dal canto suo, aveva ribadito ancora questa mattina in una nota ufficiale  che “la ex scuola di via Ragusa, attualmente inagibile e pericolosa per chi ci abitava, è destinata ad un centro diurno di supporto a ragazzi con disabilità e pertanto doveva tornare nella disponibilità dell’Amministrazione comunale”. Versione che però viene contestata dai sostenitori di Casa de Nialtri: “Sel e il MoVimento 5 Stelle hanno dimostrato come l’unico documento comunale che si occupi dell’edificio sia il piano delle alienazioni, dunque non sono ancora previsti lavori di nessun tipo”, dichiara Sergio Sinigaglia del progetto Ancona Bene Comune.  

Carlo Cardarelli, dell’Unione Inquilini, si domanda “A fronte di 1300 richieste di alloggio popolare meno di 100 hanno la speranza di essere soddisfatte. Ogni anno ad Ancona ci sono 110 sfratti. Qui c’era in corso un esperimento sociale che stava fornendo una soluzione al problema. Vogliamo sapere quanto questa operazione di sgombero è costata ai contribuenti”

LE PROSSIME INIZIATIVE. Le associazioni e i movimenti hanno confermato l’intenso calendario di incontri e iniziative a sostegno di Casa de Nialtri: questo pomeriggio alle 17 si terrà un’assemblea cittadina nella sede dell’ANPI, mentre domani alla stessa ora ci sarà un presidio sotto al Comune. Confermato anche l’incontro previsto alla Casa delle Culture l’11 febbraio sulle nuove povertà, e il concerto con la Gang e altri gruppi musicali il 14 febbraio al teatro dell’associazione Papa Giovanni XXIII a piazzale Camerino. La manifestazione – originariamente prevista per il 22, “mesiversario” dell’occupazione – è stata invece anticipata a sabato 15 febbraio, e le associazioni puntano a una “mobilitazione amplissima”.

DARIO FO. Il premio Nobel Dario Fo ha inviato ieri (prima dello sgombero) un articolo di solidarietà agli occupanti, ma oggi ha confermato pienamente la sua vicinanza agli occupanti: “In questi giorni  -scrive Fo – mi sono documentato ampiamente su questo fatto e ho scoperto che lo spazio autogestito è allo stato attuale un ottimo esempio di convivenza fra diverse culture. Asiatici, africani e persone dell’Est Europa, assieme a degli anconetani poveri, al loro arrivo hanno infatti ripulito l’intera struttura dalla sporcizia e dalle siringhe, con l’aiuto dei molti cittadini che hanno portato loro cibo, coperte, vestiario e per ultimo anche una cucina; ad oggi i vari gruppi si sono organizzati con dei turni e sono già stati istituiti dei corsi di italiano che partiranno a breve.
Ma il sindaco della giunta targata PD, dopo un braccio di ferro ormai lungo, chiede continuamente agli occupanti – ripeto, pacifici - di sgomberare la struttura per assegnarla ad altri scopi, struttura che potrebbe poi finire fra gli immobili messi in vendita dal Comune.
Questa richiesta pressante, rivolta agli immigrati, ai senza casa e senza lavoro, di sgomberare, da parte dell’Avvocato Mancinelli, ha tutta l’aria di una scelta dura messa in atto nei confronti degli ultimi, dei disperati e di coloro che vengono in Italia a cercare lavoro e una vita migliore.”

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