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Cronaca

Cardiochirurgia "micro", Ancona indica la via: Torrette sul podio nazionale

I dati emersi dal congresso sulle procedure cardiochirurgiche mini-invasive organizzato dal professor Marco Di Eusanio e i progetti futuri nel settore

Due giornate di studio internazionali si sono svolte l’8 e 9 giugno, con il primo congresso virtuale sulle procedure cardiochirurgiche mini-invasive e con catetere delle valvole cardiache organizzato e curato dal professor Di Eusanio, Direttore dalla Cardiochirurgia di Ospedali Riuniti Ancona, Università Politecnica delle Marche. Di fatto, primo congresso virtuale di cardiochirurgia in Europa e secondo al mondo, l’evento del professor Di Eusanio ha totalizzato circa 8500 accessi per 2700 PC o device collegati in 90 paesi da tutto il mondo. Una dimensione globale per la cardiochirurgia di Ancona e l’Università. «Non c’è alcun dubbio - precisa Di Eusanio - che lo sviluppo della nostra specialità passi attraverso un crescente utilizzo di tecniche e tecnologie in grado di ridurre il trauma operatorio e velocizzare il recupero dei pazienti».  Nel 2019, il 90% delle sostituzioni valvolari aortiche isolate ed il 70% delle riparazioni mitraliche sono state eseguite con tecniche mini-invasive. «L'aspetto di maggiore innovazione - sottolinea Di Eusanio - è rappresentato dal fatto che il nostro approccio vuole superare quell’equazione per cui ‘mini-invasivo’ significa solo ‘piccola incisione’. Cerchiamo di dare più valore ai nostri interventi associando alle piccole incisioni forme meno invasive di perfusione, di anestesia associate ad una precoce fisioterapia e mobilizzazione del paziente. Non più solo il chirurgo ma tutti i componenti del team lavorano per minimizzare il trauma chirurgico e velocizzare il recupero post-operatorio». 

I dati ad Ancona

Il 2019 è stato per Cardiochirurgia di Ospedali Riuniti – Università Politecnica delle Marche un anno positivo. Lo confermano i due principali indicatori per la valutazione di un qualunque programma chirurgico: volume e mortalità ospedaliera.  Nel 2019 sono stati eseguiti 1250 interventi cardiochirurgici maggiori, un numero che pone la cardiochirurgia di Ancona sul podio nazionale. L’aumento dell’attività si è associato ad un miglioramento dei risultati con una mortalità ospedaliera che è scesa al di sotto del1%, un valore circa quattro volte inferiore a quello registrato nel quinquennio precedente all’arrivo del prof Di Eusanio. Sempre nel 2019 sono state eseguite 100 TAVI (impianto di protesi con i cateteri senza incisioni) per una casistica complessiva che oggi conta 140 pazienti con risultati sovrapponibili o superiori a quelli di riferimento riportati dai principali studi americani. «La nostra trasformazione in ‘chirurghi ibridi’- ha dichiarato Di Eusanio - operatori cioè capaci di usare portaghi e suture ma anche guide e cateteri, ci consente di poter offrire senza conflitto di interesse la migliore cura per i pazienti con valvulopatia aortica. Possiamo quindi personalizzare la terapia al singolo paziente scegliendo il miglior approccio mini-invasivo, chirurgico o trans-catetere, in base alle caratteristiche del paziente e lavorare in grande sicurezza in sala operatoria potendo gestire le complicanze prontamente e direttamente. Un anno fa abbiamo iniziato ad organizzare il nostro congresso – prosegue Di Eusanio -  riuscendo ad attrarre i più autorevoli cardiochirurgi internazionali con immediate richieste di partecipazione da tutto il mondo (Europa, USA, India, Sud-Africa, Brasile,  etc). Purtroppo la pandemia da Covid-19 ha bloccato l’evento in piena fase organizzativa ma non ci siamo scoraggiati, forti dell’importanza che lo stesso avrebbe avuto per la comunità scientifica internazionale ci siamo attivati per realizzarlo in modalità virtuale. Per l’autorevolezza della Faculty e per i validi contenuti del programma scientifico, CTSNet (USA)  il portale di Cardiochirurgia più importante al mondo ha raccolto con entusiasmo la mia proposta di trasmettere in streaming il nostro congresso dalla loro piattaforma. Insieme, in solo 12 settimane,  abbiamo dato all’evento una architettura  ben più  complessa di quella degli ormai comunissimi ‘webinar’ con gli ottimi risultati che conoscete, sia dal punto di vista della partecipazione che dei contenuti».

Il futuro

Tra i progetti in atto c’è quello di un registro internazionale per la chirurgia mini-invasiva mitralica che si chiamerà Mini Mitral International Registry. La cardiochirurgia di Ospedali Riuniti Ancona e l’Università Politecnica delle Marche coordineranno 22 centri, tra i migliori europei (Berlioi, Parigi, Vienna, Zurigo, Leiden,Bruxell, e altri) per fornire i risultati di riferimento per questo tipo di chirurgia.  


 

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