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Cronaca

Il liceo Rinaldini accoglie il neo cardinale Menichelli: «Non me ne vado, resto vescovo di Ancona»

Si è rivolto ai ragazzi del liceo Rinaldini il neo cardinale Menichelli: «Prometto che resterò vicino a voi perché le mie orecchie non sono abituate ai titoli ma al mio nome che è per tutti Edoardo»

E’ un abbraccio caldo e affettuoso quello che gli studenti del liceo scientifico Rinaldini hanno riservato al neo cardinale Edoardo Menichelli, arrivato in aula magna nelle prime ore della mattina, per incontrare gli studenti di tutte le classi. Poi si è prestato ad una conferenza stampa in cui ha parlato della sua nuova missione da cardinale, eletto direttamente da Papa Francesco. Il vescovo Edoardo, così vuole essere chiamato, solitamente fermo e deciso nelle sue affermazioni, oggi è apparso emozionato, quasi smarrito nel commentare la nuova investitura: «Io ringrazio Papa Francesco. Non so il perché di questa scelta. Devo dire che sono grato e a tratti un po’ confuso. Sarà bene che dica anche che io resterò arcivescovo di Ancona mettendo insieme due coefficienti: quello del Santo Padre e quello del buon Dio. Su questo titolo di cardinale mi sento di fare 2 sottolineature. Primo che questo è un collegio che vive in comunione con il Papa per un comune servizio alla Chiesa. E poi che il vestito che generalmente un cardinale porta è rosso perché indica che dietro un servizio di questo tipo ci deve essere un martirio, il doto anche della propria vita alla fedeltà e alla Chiesa. Si capisca che non è posizione di gloria, ma una scelta di servizio e profondo amore». Poi conclude ribadendo che non lascerà Ancona: «Cercate di volermi bene come avete sempre fatto, io cercherò di fare altrettanto perché il cardinalato è un servizio e vorrei trovare amicizia in voi perchè lo possa rendere migliore e più utile alla Chiesa e alla comunità».

Il cardinale Edoardo Menichelli al liceo Rinaldini

Parole che evidentemente hanno toccato il cuore degli studenti del Rinaldini, che hanno risposto con uno scrosciante applauso. Poi ha parlato la preside Giulietta Breccia, che ha detto: «Credo che la scelta di Papa Francesco sia dovuta alla saggezza del vescovo Edoardo, al suo stile sobrio, la sua spontaneità, che ha fatto si che i messaggi evangelici arrivassero a tutti, in particolare ai giovani».

Alla fine, prima di andarsene, il neocardinale ha guardato i ragazzi della scuola che erano lì per lui e, ancora una volta, ha promesso che non se ne sarebbe andato. Quasi temendo di deludere i suoi giovani fedeli, ha detto: «Prometto che resterò vicino a voi perché le mie orecchie non sono abituate ai titoli ma al mio nome che è per tutti Edoardo».

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