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Cronaca Frazione Montacuto

Di Giacomo al 17esimo giorno di sciopero della fame, salute in pericolo

Aldo Di Giacomo, segretario regionale del Sappe, è al 17esimo giorno di sciopero della fame per denunciare le gravi condizioni in cui versa il carcere di Montacuto. La sua salute è a rischio e si sente lasciato solo

Sono passati 27 giorni da quando, nel carcere di Montacuto, si è tolto la vita un giovane ragazzo greco di 28 anni. Sono 17 giorni che Aldo Di Giacomo (Segretario del Sappe Marche) è in sciopero della fame, per denunciare la situazione in cui versa il carcere di Montacuto, che lui stesso ha definito “gravissima”.

In queste due settimane Di Giacomo ha proseguito nel lavorare e a fare la vita che ha sempre fatto, oggi però è provato dallo sciopero: la pressione del sangue va da una massima di 100 a una minima di 50, soffre di problemi ai reni e di azotemia. Negli ultimi giorni viene seguito da un medico e da un’infermiera, che gli somministrano degli integratori che si utilizzano negli ospedali per chi non mangia, in ogni caso è dimagrito tantissimo (lui che già era molto magro) e continua a perdere peso. Nonostante tutto non vuole mollare e va vanti: “Nelle Marche tutto quello che si poteva fare è stato fatto - dice Di Giacomo – ora ho deciso di girare regione per regione evidenziando le gravi criticità del sistema carcerario e della giustizia, sensibilizzando l’opinione pubblica. Organizzerò anche degli eventi alla Camera e al Senato della Repubblica”.

Quando ha iniziato lo sciopero, la sua intenzione era quella di attirare l’attenzione delle istituzioni, ma soprattutto della politica, che non ha mai mostrato troppo interesse per la questione. Di Giacomo si sente solo, nessuno si è fatto sentire in questi 17 giorni, solo l’On. Rita Bernardini (Deputata Pd in quota radicali) e il leader radicale Marco Pannella lo hanno chiamato per dargli coraggio. Il coordinatore del Sappe è comunque ottimista: “mi aspetto che qualcuno si faccia sentire nella prossima settimana”. Anche perché ad oggi Di Giacomo non sta bene e se continua così, rischia di essere in serio pericolo di vita.

In queste ultime due settimane c’è stato anche chi ha sostenuto che all’interno di Montacuto la situazione sia molto meno grave di come non si descriva all’esterno. Di Giacomo risponde così: “Massimo di detenuti previsti 178, realmente presenti 440; poliziotti previsti 198, realmente presenti 127; educatori presenti 4, uno ogni 110 detenuti; 5 suicidi negli ultimi anni; 16 tentativi di suicidio negli ultimi 3 anni. Cosa dire di più?”.
 

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