rotate-mobile
Cronaca

Una vita col cane guida, Stefania si racconta: «Ancona è città aperta e ora non mi sento più sola»

Nella provincia di Ancona, solo 3 persone usufruiscono del cane guida, 10 in tutte le Marche. Ancora pochi, rispetto al Nord Italia dove è molto più diffuso

Un amico a quattro zampe, peloso, simpatico e pure amante del teatro. Si chiama Italo, non abbandona la sua padrona nemmeno per un attimo, perché «questo cane è il mio occhio, mi guida dappertutto». Si emoziona Stefania Terré, vicepresidente dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi) di Ancona e rappresentante regionale dei cani guida, nel raccontare il suo rapporto con quell’animale ormai amico che, dallo scorso dicembre, riempie con affetto le sue giornate. Lo confida proprio oggi nella "XII Giornata Nazionale del Cane Guida”. La donna, non vedente di Camerano si è innamorata di Italo sin da subito. «Con lui mi sento più intraprendente anche nel chiedere aiuto alle persone - rivela Terrè - ha cambiato in meglio la mia vita: ora, infatti, le persone tendono ad avvicinarsi di più a me, anche fosse solo per accarezzarlo. Quando avevo il bastone, non mi allontanavo mai dai miei spazi quotidiani, mentre adesso, con il cane, vado a comprare i vestiti, le scarpe, faccio la spesa, qualsiasi cosa. In generale ad Ancona c’è un atteggiamento di grande apertura ai cani nei locali pubblici e quella dell’avere un amico a quattro zampe è diventata ormai una moda e il tutto va sicuramente a nostro favore».  

Nella provincia di Ancona solo 3 persone usufruiscono del cane guida, 10 in tutte le Marche. Ancora pochi, rispetto al Nord Italia. Per molti non vedenti avere un cane con cui uscire è meglio che affidarsi ad un bastone, che Terré non ha mai ‘digerito’, poiché «a differenza del cane quando mi muovevo con il bastone bianco mi sentivo più sola, le persone tendevano a notare di più la mia disabilità, mentre ora si rapportano con me in maniera più gentile e questo è assolutamente positivo. Italo mi dà un grande coraggio, è lui che sceglie dove portarmi». “Un cane guida da prima fila”,  lo definisce entusiasta Stefania Terrè, da 7 anni è impegnata anche nell’attività di teatro e non ha mai perso l’occasione per portarsi Italo a vedere i suoi spettacoli. «Nell’ultimo periodo ho debuttato con due monologhi - racconta la vicepresidente dell’UICI - , muovendomi per un’ora da sola nel palcoscenico. Italo ha partecipato ad entrambi, calandosi perfettamente nel ruolo di spettatore curioso. Spesso voleva entrare in scena. Così, per tenerlo buono, il regista ogni tanto gli offriva una crocchetta».

Le persone non vedenti in possesso di cane guida sono tutelate dalla legge 34 del 1974, che consente loro di poter “entrare in qualunque esercizio aperto al pubblico, anche in spiaggia” e li agevola su una serie di operazioni, come quella di esonerarli dall’obbligo di mettere la museruola al cane o di avere al seguito paletta e sacchetto per la raccolta delle deiezioni. Ma Terré, su quest’ultimo punto, ci tiene a precisare: «io, le deiezioni del mio cane, le raccolgo sempre, è facilissimo farlo e come rappresentante regionale dei cani guida invito sempre i non vedenti a compiere questo gesto; trovo che sia un esempio che dobbiamo dare anche a tutte quelle persone vedenti che non le raccolgono. 

L'evento e cosa sapere sui cani guida

In occasione della XII Giornata Nazionale del cane guida, la Sezione Territoriale UICI di Ancona, in collaborazione con la commissione Cani Guida Regionale, ha organizzato per il 16 ottobre un incontro con gli alunni delle scuole secondarie dell’Istituto Comprensivo Margherita Hack in via Tiziano n. 50, dalle ore 09:00 alle ore 12:30. L’iniziativa dal titolo “I MIEI OCCHI SONO PELOSI” ha lo scopo di informare e sensibilizzare i ragazzi dell’esistenza di questi nostri preziosi amici a quattro zampe, di come ci si deve comportare quando si incontra un non vedente con il proprio cane guida, come vengono addestrati e di ciò che dice la legge (14 febbraio 1974). Il cane guida è un vero e proprio ausilio per la mobilità del non vedente, non che un affettuoso compagno di vita. Nelle Marche sono ancora molto pochi i non vedenti che utilizzano il cane guida per la propria mobilità in autonomia, circa dieci persone, anche se le richieste sono in lieve aumento. In tutta Italia si contano circa 800 persone non vedenti che utilizzano il cane guida per la propria mobilità, concentrate maggiormente nelle regioni del nord Italia. Importante ricordare che, il non vedente con il suo cane guida ha libero accesso in tutti i luoghi aperti al pubblico, compresi tutti i mezzi di trasporto (autobus, treni, aerei, navi). Chi ostacola direttamente o indirettamente l’accesso del non vedente con il suo cane guida può incorrere in una multa che varia da 500 a 2.500 €.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una vita col cane guida, Stefania si racconta: «Ancona è città aperta e ora non mi sento più sola»

AnconaToday è in caricamento