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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Senigallia

Bacia in bocca una 13enne a scuola, bidello accusato di violenza sessuale

L’operatore scolastico ha avvicinato la studentessa ad una recita. Chiesta su di lui una perizia psichiatrica. Soffrirebbe di una infantilità cronica

SENIGALLIA - Un bacio a stampo, sulla bocca, ad una studentessa di 13 anni ha portato sotto accusa un collaboratore scolastico di una scuola media senigalliese. Contestato il reato di violenza sessuale aggravato perché commesso su una minore di anni 14. Il fatto risale a maggio dello scorso anno e la studentessa si trovava a teatro, durante l’orario scolastico, con il resto della classe. Era in corso la preparazione di uno spettacolo e il collaboratore, un ausiliario in servizio alla scuola con funzioni di bidello, per vigilare sugli alunni, aveva accompagnato la scolaresca insieme anche anche gli insegnanti. Incrociata la ragazzina, che era in compagnia di altre amicherei, le aveva dato un bacio in bocca. La minore si era subito allontanata turbata. Tornata a casa si era confidata con la mamma di quanto accaduto e i genitori, passato qualche giorno, avevano sporto denuncia dai carabinieri.

Era stata avviata una indagine e la Procura, dopo i primi accertamenti, aveva ritenuto di chiedere il giudizio immediato per il bidello, un 31enne italiano. La difesa, rappresentata dagli avvocati Roberto Regni e Silvia Paoletti, ha chiesto di procedere con l’abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e di volere del 31enne al momento dei fatti e la sua capacità di stare a giudizio. L’uomo infatti avrebbe delle fragilità croniche, una sorta di infantilità, che andranno accertate dal punto di vista medico. Ieri il gup Alberto Pallucchini ha ammesso la ctu nominando come perito lo psichiatra Massimo Melchiorre. L’incarico sarà affidato il prossimo 12 marzo. I familiari della minorente si sono costituiti parte civile per la figlia con l'avvocato Simeone Sardella. L’incarico del 31enne, nella scuola della ragazzina, è terminato poi a giugno perché aveva un conto tratto a tempo determinato. Non avrebbe mai avuto intenzione di approfittare della 13enne. Il suo sarebbe stato un eccessivo slancio di affetto dettato da un probabile disturbo infantile.

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