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Cronaca Centro storico / Piazza del Plebiscito

Non ospiterà più la biblioteca, ma il restyling si farà lo stesso: costerà 1,4 milioni

Il Comune vara due interventi per restaurare e mettere in sicurezza Palazzo Mengoni Ferretti in piazza del Papa, chiuso repentinamente perché non a norma

Da lì la biblioteca verrà trasferita, ormai è certo. Ma il Comune ha deciso ugualmente di investire quasi un milione e mezzo di euro per restaurare Palazzo Mengoni Ferretti in piazza del Papa, attuale sede della biblioteca, chiusa repentinamente a giugno perché non a norma.

E’ stato progettato un doppio intervento di adeguamento: da un lato, 500mila euro per sostituire l’impianto elettrico, integrare gli apparecchi illuminanti e l’impianto antintrusione e mettere a norma l’impianto antincendio, con sostituzione delle porte non munite di idonea certificazione. Contestualmente, verrà spostata la reception al piano terra, con ingresso su piazza del Papa: nel trasloco, verrà effettuata «la revisione della copertura in ferro e vetro del cortile, che presenta problemi di infiltrazioni, la realizzazione dell’infisso di chiusura del cortile stesso e la realizzazione di nuovi arredi». Il secondo intervento da 900mila euro riguarderà la «sostituzione completa dell’impianto di riscaldamento e il completamento dei restauri dei locali all’ultimo piano, attualmente inagibili per il rischio di crollo dei controsoffitti. L’intervento prevede il consolidamento ed il restauro delle controsoffittature delle sale, decorate con importanti stucchi». 

Nella scheda della Giunta si conferma che la biblioteca verrà trasferita perché «per quanto si cerchi di adeguare il palazzo alle esigenze di una moderna biblioteca, non si riesce a trovare sistemazioni soddisfacenti per carenza di spazi e tipologia dell’edificio, organizzato su più piani». Tuttavia, per il Comune è indispensabile l’investimento da 1,4 milioni perché «i tempi per la costruzione della nuova biblioteca saranno estremamente lunghi» ed è in corso la ricerca di «soluzioni per trasferire altrove la biblioteca», ma «rimane comunque imprescindibile in questa fase continuare il restauro e l’adeguamento del palazzo, di proprietà comunale. Il pregevole edificio nobiliare va tutelato in ogni caso e risulterà, una volta spostata la biblioteca, idoneo a qualsiasi altro uso». 

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