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Cronaca

Autotrasporto, proclamato il fermo dal 6 al 9 agosto

«Anche la provincia di Ancona si ferma – dichiara Fausto Bianchelli, responsabile Fita Cna – con i suoi oltre 300 autotrasportatori associati»

Si ferma l’autotrasporto merci: in tutta Italia, dal 6 al 9 agosto 2018 i camion non transiteranno. La decisione è stata presa all’unanimità tra tutte le sigle sindacali riunite come Unatras. «Anche la provincia di Ancona si ferma – dichiara Fausto Bianchelli, responsabile Fita Cna – con i suoi oltre 300 autotrasportatori associati, che aderiscono al fermo nazionale in segno di protesta poiché, ad oggi, non c’è traccia del comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate che deve ufficializzare gli importi da utilizzare per le deduzioni forfetarie. Senza le agevolazioni delle deduzioni forfetarie, ovvero con importi inferiori a quelli stabiliti lo scorso anno (17, 85 e 51,00 euro), il Governo rischia di dare il colpo di grazia a questo settore, che da anni versa in gravi difficoltà».

Secondo i dati della Cna, nei dieci anni di congiuntura economica (2008 – 2017), hanno cessato a livello nazionale ben 26.946 imprese; il settore è costretto a sostenere delle spese vertiginose, soprattutto per il  costo del lavoro e per l’acquisto del gasolio. In merito ai salari minimi, l’Europa è divisa in tre gruppi: il primo, a cui appartengono i Paesi dell’Est, dove non si raggiungono 500 euro al mese; il secondo, costituito da Paesi del Sud UE con salari compresi tra 500 e 1.000 euro; il terzo che comprende i Paesi dell’Ovest e del Nord UE dove le retribuzioni minime sono ben al di sopra di 1.000 euro al mese.

L’Italia, non ha un salario minimo ma, secondo un’indagine dello studio legale Rota Porta pubblicato nel 2014 sul Sole 24 Ore si evince che in Italia è intorno ai 1.141,33 euro per il settore dell’abbigliamento, 1.204,84 per l’agricoltura, 1.233,16 per l’alberghiero, 1.266,57 per l’industria metalmeccanica, 1.313,23 per l’edilizia, 1.420,78 per l’alimentare e 1.800,52 per il credito. Stando a queste soglie, la media del salario minimo italiano (considerati almeno questi settori) si aggirerebbe sui 1.340 euro (dato 2014). Nel mese di maggio 2018, l’Italia ha raggiunto il poco invidiabile primato del secondo posto nella classifica dei prezzi di gasolio alla pompa più alti d’Europa, seguendo in questa triste classifica solo la Svezia. Inoltre, sempre in Italia, nonostante il costo industriale del gasolio sia in linea con gran parte dei Paesi europei (11° posto, in ordine crescente di  costo industriale del gasolio), tassazione ed accise incidono sul prezzo alla pompa per  il 59,19% e assegnano al nostro Paese, anche in questo caso, il secondo posto per maggiori imposte applicate, prima dell’Italia solo il Regio Unito. 

“Con queste differenze – continua Bianchelli – non c’è partita! Se a tutto ciò aggiungiamo poi l’assenza delle agevolazioni previste per il settore, l’autotrasporto italiano collassa!”.“Per questo motivo – conclude il responsabile di Fita Cna - constatando la completa indifferenza del Governo che neppure convoca un tavolo per avviare un confronto sui problemi della categoria, tutte le sigle aderenti ad Unatras hanno sottoscritto ed inviato la proclamazione del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto che verrà effettuato dal 6 al 9 agosto”.

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