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Cronaca

Lo sport piange Aurelio Nordio, decano dei giornalisti e appassionato di motori

Aveva 97 anni, è stato stella d'oro del Coni e presidente del Moto Club Ancona. Fissati i funerali

Lutto nel mondo dello sport e del giornalismo. Addio ad Aurelio Nordio: aveva 97 anni. Trestino di nascita ma anconetano d’adozione, è stato un decano dei giornalisti sportivi marchigiani. Persona discreta, riservata e di grande rigore morale, si divideva tra il lavoro, il motociclismo, la sua grande passione, e la famiglia: lascia le figlie Flavia e Silvia, arrivate dagli Stati Uniti, dove vivono, per l’ultimo saluto al caro papà, mentre la loro mamma Maria Teresa se n’era andata alcuni mesi fa.

Nordio era stato partigiano, direttore del centro di assistenza post-bellica di Venezia, ispettore amministrativo alla prefettura di Bolzano, giornalista, cineoperatore per la Rai, collaboratore della Gazzetta dello Sport, corrispondente di Nbc, Fox e Cbs e funzionario Rai incaricato della sperimentazione della terza rete tv. Presidente onorario della Federmotociclismo e del Moto Club Ancona, è stato promotore di numerose iniziative moto-turistiche, come il Cimento invernale del Monte Catria o il Motopellegrinaggio di Loreto e lui stesso ha partecipato a diverse competizioni di velocità su strada.

Socio onorario dell’Ussi Marche (Unione Stampa Sportiva) e del Panathlon Club di Ancona, nel 1988 fu insignito della stella d’argento del Coni e nel 1993 di quella d’oro. I funerali si terranno domattina (23 gennaio) alle ore 10 nella chiesa della Misericordia, ad Ancona. 

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