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Cronaca

Lanciò i marchigiani poi arrivati in serie A, è morto Arturo Baldoni: arbitro anconetano

I suoi colleghi sapevano che negli ultimi tempi non stava bene, ma nessuno si aspettava la sua dipartita

Si è spento ieri, quando i suoi colleghi si apprestavano a celebrare la festa di fine anno. Se ne è andato così, all’età di 83 anni, Arturo Baldoni, arbitro di calcio di Ancona. Le giacchette anconetane sapevano che negli ultimi tempi non stava bene, ma nessuno si aspettava la sua dipartita. E invece ieri la sua morte ha colto il mondo dello sport anconetano come un fulmine a ciel sereno, a poche ore dall’inizio della serata in cui si sono ritrovati tutti gli iscritti della sezione di Ancona dell’Aia (Associazione italiana arbitri).

La carriera 

Così la serata di gala, tenutasi ieri al ristorante Passetto di Ancona, è stata anche un’occasione per ricordare Arturo Baldoni come uno dei fischietti che ha fatto la storia del territorio dorico. Lui era stato prima arbitro, arrivando a cavalcare i campi della serie C. Poi, all’inizio degli anni ’70, ha proseguito la sua attività nell’associazione come designatore del Comitato regionale Marche. Sotto la sua egida, sono passati fischietti che poi sarebbero stati protagonisti nelle partite delle massime serie, cioè la serie A e la B. Tra questi l’anconetano Daniele Tombolini, l’anconetano Libero Brignoccoli, l’ascolano Walter Cinciripini e il maceratese Giuseppe Conocchiari. 

Un ricordo speciale

Un emozionato e commosso ricordo ad Arturo Baldoni è stato affidato alle parole di Marcello Esposito, ex presidente della sezione arbitri di Ancona e già membro del Comitato regionale: 

“Quando io sono entrato nell’Aia, lui già aveva completato il suo percorso da arbitro. Per me, per noi è stato un amico, un padre.  A quel tempo non c’era l’allenamento atletico e si giocava a calcio. Lui si allenava con noi, ci si incontrava nei campi alle 6 della mattina e con il suo sinistro illuminava il nostro gioco. Era un tipo burbero, ma dietro quella scorza c’era una umanità straordinaria. Ci difendeva tanto e pretendeva il massimo da noi. Era una persona di servizio perché dopo tanti anni al regionale, lo abbiamo richiamato per tornare alla sezione e lui prontamente si è messo a disposizione. E’ un duro distacco”

I funerali

Arturo Baldoni lascia la moglie Bianca e 2 figli: Maurizio e Roberto. L'ultimo abbraccio al fischietto dorico è previsto per domani (lunedì) alle ore 9,30 alla chiesa parrocchiale Santa Maria di Loreto (Pozzetto), partendo dall'ospedale di Torrette. 

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