Jesi: ruba due machete e semina il terrore, gli sparano ad un piede per fermarlo

Ha infranto la vetrina di un arrotino, ha rubato dei coltelli di tipo machete e ha seminato il terrore per tutta la città: per fermarlo, le forze dell'ordine hanno dovuto sparargli ad un piede. Scene di puro terrore ieri sera poco prima delle 20 a Jesi, alla galleria ex Smia, nel centro commerciale Il Torrione, alle quali hanno assistito diverse persone attorniate da polizia, carabinieri e vigili urbani, che sono riusciti a impedire che la situazione degenerasse.

I FATTI. Attorno alle 19 e 30 un giovane cittadino nigeriano di 26 anni, già noto alle forze dell’ordine ed arrestato appena la scorsa settimana, ha sfondato la vetrina di un arrotino di via Colocci, si è procurato le due lame letali e ha cominciato la sua folle corsa, durata in tutto più di un’ora. Molte persone si sono barricate terrorizzate nei negozi o chiuse in macchina.
Il 26enne ha quindi raggiunto la chiesa di San Pietro all’interno delle mura di Porta Valle e si è chiuso dentro: Il comandante dei carabinieri di Jesi, il capitano Mauro Epifani, è rimasto ferito al fianco sinistro – fortunatamente in maniera lieve – mentre cercava di bloccare il giovane. Il capitano si era avvicinato all'uomo, nel portico della chiesa, accompagnato anche dalla madre del giovane, che ha aiutato le forze dell’ordine nel tentativo di fermare l’uomo, ma è stato colpito di striscio da un colpo di machete.
Il nigeriano ha ripreso quindi la sua fuga, terminata solo alle 20 45, non prima che riuscisse però anche a danneggiare due auto di servizio dei Carabinieri.

Il ragazzo non ha fornito alcuna spiegazione coerente dell’accaduto, e non si esclude naturalmente possa essersi trovato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.