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Cronaca

Le violenze sessuali su una 14enne descritte nei post-it: bancario in manette

Blitz della Squadra Mobile, arrestato un 50enne che avrebbe abusato per mesi della figlia di suoi amici: nel pc centinaia di video agghiaccianti con bambini, sequestrati pugnali e machete

Nel computer, un agghiacciante archivio di materiale pedopornografico con centinaia di foto e video di bambini in tenerissima età. In casa, una collezione di pugnali e numerosi foglietti e post-it appoggiati su uno stendipanni, in cui, secondo gli inquirenti, faceva riferimento ai sogni erotici e agli abusi sessuali che avrebbe compiuto per mesi su una ragazzina di 14 anni. La giovane ha trovato il coraggio di confidarsi con i familiari e poi raccontare tutto alla polizia.

La sua testimonianza ha permesso agli agenti della Squadra Mobile di Ancona, guidati dal capo Carlo Pinto, di arrestare, su disposizione del pm Rosario Lioniello, un bancario anconetano di 50 anni che, dopo la convalida, ora si trova rinchiuso a Montacuto con accuse pesantissime: violenza sessuale aggravata e continuata su una minorenne di età inferiore ai 14 anni, detenzione e porto illegale di armi e detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico con recidiva, perché già in passato il presunto orco era stato condannato per lo stesso reato e per maltrattamenti nei confronti della madre. La delicatissima indagine, coordinata dalla Procura e condotta dagli investigatori della sezione Reati a sfondo sessuale, è scaturita dal racconto della ragazzina che non aveva ancora 14 anni quando ha conosciuto il suo aguzzino, un amico di famiglia: ne approfittava quando andava a far visita ai suoi genitori e rimaneva da solo con lei. Secondo l’accusa, l’avrebbe costretta a subire abusi di ogni genere descritti, secondo gli inquirenti, in alcuni foglietti ritrovati nella sua abitazione.

L’adolescente avrebbe taciuto a lungo, per paura. Poi, però, ha deciso di sfogarsi con i suoi familiari e in audizione protetta, assistita da uno psicologo, ha raccontato con precisione le terribili violenze subite. Dopo la testimonianza, la Procura ha disposto una perquisizione a casa del bancario anconetano: nell’appartamento in cui vive da solo gli investigatori della Squadra Mobile, coadiuvati da tecnici informatici, nominati ausiliari di polizia giudiziaria, hanno scandagliato il suo computer, sottoposto a sequestro insieme a un’ingente quantità di file che ritraggono bambini in tenerissima età sottoposti ad abusi sessuali. In casa sono stati trovati e sequestrati anche alcuni pugnali, oltre a un machete e una mazza da baseball in alluminio nascosti nella sua auto. 

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