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Cronaca Via Sandro Pertini

Lo stoccafisso cucinato nelle case: ad Ancona Capitale vince Antonio Tedesco

Ex cameriere del Passetto ha catturato con gli occhi i segreti dello chef Adino Messi: «Il prossimo anno festeggio 50 anni di matrimonio, voglio preparare stocco per i nostri ospiti»

È Antonio Tedesco il miglior "cuoco di casa" nella sfida tra cittadini per la miglior interpretazione dello Stocco all'Anconetana secondo la giuria di Ancona Capitale dello Stoccafisso. La giuria – presieduta dall'enogastronomo Maurizio Gioacchini e composta dal sommelier Gualberto Compagnucci, da Sandro Marani, delegato di Ancona dell'Accademia della Cucina Italiana, e dal vicepresidente dell'associazione "Re Stocco", Michele Maccione - ha testato le preparazioni di 9 partecipanti che hanno portato in piazza Pertini le loro preparazioni. Ad andare a punti, la qualità delle materie prime, i sapori utilizzati e l'interpretazione del piatto. «Sono stati tutti molto bravi – commenta Gioacchini - Molte interpretazioni avevano ingredienti particolari come tonno, alici, capperi, olive. Tedesco ha saputo bene interpretare il palato, l'equilibrio tra i vari sapori, ha utilizzato uno stoccafisso ben bagnato, la giusta patata gialla. Ha distanziato abbastanza il secondo».

Brindisino di nascita, ad Ancona dal 1961, Tedesco ha lavorato per anni come cameriere al ristorante Passetto. Proprio in quel tempio dorico della ristorazione ha scoperto, ammirato e carpito i segreti della cucina dorica. «Il segreto – rivela il campione - è stato essere sempre innamorato di questo piatto che in Puglia non conoscevamo. Rubando con gli occhi, ho appreso molto dallo chef Adino Messi, un grande maestro. Io lo cucino leggero in modo da rendere più gustoso il piatto. Seleziono le patate, lo stoccafisso con la giusta bagnatura e le spezie. Il prossimo anno io e mia moglie, una donna meravigliosa, festeggiamo i 50 anni di matrimonio: speriamo che tra noi vada tutto bene così da far mangiare stoccafisso ai nostri ospiti». Tedesco ha superato Alessandro Gioacchini, titolare di Gioacchini 1900 e fornitore di stoccafisso dell'intera manifestazione (ma anche dei primi tre classificati), e Flavia Michele.

La kermesse di piazza Pertini è stata tappa anche per un gruppo di studenti dell'Università di Scienze Gastronomiche, la scuola di Bra (Cuneo) nata da un'idea Carlo Petrini di Slow Food, in tour nelle Marche per scoprire la nostra enogastronomia. La comitiva si è fermata per pranzo e ha girato un video intervistando lo chef Massimo Bomprezzi e i responsabili di Re Stocco sulla tradizione dorica del prodotto norvegese. Domani, ultimo giorno di manifestazione, altra sfida. Quella tra associazioni e pro loco che promuovono lo storico prodotto norvegese abbinato e cucinato con i prodotti dell’agricoltura della zona di provenienza. La giuria in questo caso dovrà valutare tra qualità dei prodotti utilizzati, migliore interpretazione, abbinamento al vino e presentazione del piatto.
 

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