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Cronaca

Giornata mondiale contro l'Aids: "Servono informazione e prevenzione"

La malattia è molto diffusa e spesso sottovalutata. C'è poca informazione, anche tra i giovani. Butini: "Combinando ricorso al test e uso del profilattico si riuscirebbe a diminuire in modo significativo il numero delle nuove infezioni"

Una malattia che si crede sconfitta invece non è così. L'Aids continua a manifestarsi e colpisce persone in età sessualmente attiva. Il fenomeno negli ultimi anni è stato sottovalutato, i farmaci per curarsi esistono ma è sempre meglio non contrarre l'infezione. Ecco quindi l'importanza della prevenzione e dell'informazione, spesso invece carente. Molte volte non si fa il test, accade quindi che la malattia sia segnalata in ritardo.

«Combinando il ricorso al test che è estremamente facile, adesso c'è anche un test salivare per poter sapere se hai o non hai l'Hiv, e l'utilizzo del profilattico si riuscirebbe a diminuire in modo molto significativo il numero delle nuove infezioni- spiega Luca Butini, presidente Anlaids Marche-. Nessuno in età sessualmente attiva si può dire immune da questa infezione. Non dobbiamo rimanere in attesa che una persona acquisisca le informazioni o che stia male per andare a fare il test. Dobbiamo essere propositivi e offrire la possibilità di fare il test a chi sta bene».

In occasione della giornata mondiale dedicata alla lotta contro l'Aids, ad Ancona è stato presentato il coordinamento tra le associazioni che si occupano sul campo di questa problematica ovvero l'Anlaids Marche per fermare la diffusione dell'infezione Hiv, Freewoma che si occupa del tema della prostituzione, la Casa alloggio Il Focolare a Camerano che accoglie i malati terminali di Aids. Il Comune di Ancona, mette poi a disposizione il servizio di strada Informabus. Il Camper raggiunge i luoghi frequentati dai giovani, da informazioni e distribuisce materiali sul'Aids. Ieri pomeriggio era in piazza Roma.

«Con gli educatori presenti sul camper riusciamo a dare il massimo delle informazioni sia con lo scambio verbale che distribuendo materiale su questo fenomeno. Quindi lo stile di vita da tenere per evitare il più possibile questo tipo di problematica» afferma l'assessore alle Politiche Sociali, Emma Capogrossi. «Incontriamo i ragazzi e parlando di sessualità ci rendiamo conto che non c'è informazione. Spesso non sanno che cos'è l'Aids tanto i ragazzi di 13 anni quanto quelli di 20» riferisce Luca Giacchi, operatore Informabus.

«Il target che noi trattiamo è il più a rischio. Le ragazze che si prostituiscono sono irregolari e per paura non fanno visite mediche. Il nostro compito è informarle e accompagnarle ai servizi» racconta Marco Provinciali, presidente Freewoman. «Abbiamo otto posti letto e in 12 anni, abbiamo ospitato 70 persone. Supportiamo anche le famiglie... Abbiamo avuto richiesta da 3 migranti» dice Luca Saracini, presidente Casa alloggio Il Focolare.

Secondo i dati del centro operativo Aids del'Istituto Superiore di Sanità in Italia resta costante il numero delle nuove diagnosi di Hiv che nel 2013 sono state 3.806. Aumenta l'età media della diagnosi che è 39 anni per i maschi e 36 per le femmine, più della metà della nuove diagnosi avviene in fase avanzata. Aumentano le diagnosi nei maschi che fanno sesso con maschi tra italiani- che costituiscono quasi la metà delle nuove diagnosi tra gli italiani- mentre tra gli stranieri è quella eterosessuale la modalità di trasmissione più frequente. Il numero dei casi di Aids è stabile. Nel 2013 sono stati 1.016. Nelle Marche dal 2007 al 2013 le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono state 599, un andamento che sembra essere in diminuzione nella regione. 

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