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Cronaca Centro storico / Corso Giuseppe Garibaldi

Baby ladre senza vergogna, vengono prese e cantano: «Lasciateci rubare...»

Scoperte dopo un furto, hanno intonato la canzone di Toto Cutugno (riadattata) mentre venivano portate in questura. Una urlava: «Non puoi toccarmi, sono incinta»

«Lasciateci rubare» cantavano, mentre la polizia le portava in questura, insieme al loro complice, dopo averle acciuffate con la refurtiva e un paio di cacciaviti. Sono giovanissimi e sfrontati i ladruncoli scoperti dalle Volanti domenica sera dopo un furto compiuto in un’abitazione di corso Amendola. A tradirli è stata una busta di colore verde, con dentro alcune scatole di profumi e dei peluche, descritta con minuzia dalla proprietaria: i poliziotti l’hanno notata e hanno fermato il trio di giovani rom, un ragazzo e due ragazze senza fissa dimora, mentre si allontanavano a passo spedito in corso Garibaldi.

Quando sono stati bloccati, hanno scatenato il caos sotto gli occhi dei passanti. Lui urlava: «Non ho fatto niente, non puoi toccarmi». Una delle ragazze gridava: «Sono incinta, non avvicinarti!». Ma quando le due ladre sono state fatte salire in auto, dalle accuse sono passate agli sberleffi. Si sono messe a intonare “L’italiano”, la famosa canzone di Toto Cutugno del 1983, modificandone la strofa principale: «Lasciateci rubare...», consapevoli di quanto morbide siano le nostre leggi rispetto agli ordinamenti stranieri. E infatti, i tre topi d’appartamento sono stati solo denunciati a piede libero. In compenso, i monili d'oro rubati sono stati recuperati e restituiti alla proprietaria. 

Acciuffati i baby ladri: traditi da una busta piena di peluche

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