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Cronaca Montirozzo / Via Carlo Crivelli

Via Crivelli, Giacconi ucciso mentre guardava il killer negli occhi

L'uomo è stato freddato da Antonio Tagliata mentre tentava di arretrare verso il terrazzo, in cerca di aiuto. I soccorritori lo hanno trovato seduto, appoggiato alla ringhiera in un lago di sangue

ANCONA - Quattro colpi d'arma da fuoco, sparati frontalmente mentre guardava il papà della sua ragazza. Ecco quanto sta emergendo sulla base dell'autopsia eseguita dal dott. Valsecchi, sul corpo di Fabio Giacconi, il sottufficiale dell'Areonautica ucciso insieme a sua moglie da Antonio Tagliata.

Il killer avrebbe sparato frontalmente a Giacconi, mentre l'uomo tentava di arretrare verso il terrazzo, in cerca di riparo e gridando aiuto. Dei quattro colpi sparati, tre sono andati a segno. Il primo lo ha colpito all'altezza della spalla, il secondo invece sul petto. Il terzo proiettile, forse quello mortale, è entrato nel cranio ed è uscito all'altezza di un orecchio, causando danni irreparabili. Il 49enne è stato ritrovato dai soccorritori mentre sedeva sul terrazzo di casa, tenendosi un orecchio, in mezzo ad un vero e proprio lago di sangue. 

Ora gli elementi che stanno emergendo dall'autopsia dovranno essere confrontati con l'esame balistico dei Ris. Secondo l'avvocato di Tagliata, Luca Bartolini, il terzo colpo esploso non sarebbe stato quello di grazia, perchè non così preciso come quello che aveva freddato all'istante la moglie Roberta Pierini. Un testimone avrebbe visto spuntare la pistola dal balcone, diretta frontalmente verso il corpo di Giacconi.

Ancora il quadro completo non è dei più chiari. Non si esclude anche che Giacconi sia entrato in salotto in un secondo momento, sentendo la lite tra Tagliata e sua moglie. Per la ricostruzione completa si dovrà attendere i nuovi accertamenti del medico legale, recuperando tutta la documentazione medica.

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