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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Alluvione Senigallia, la Confcommercio: “Alberghi e negozi in ginocchio”

Più di 50 strutture ricettive colpite. Polacco: "Chiediamo alla Regione Marche un Fondo Speciale per quelle attività che non sono in grado di ripartire subito"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Continua il lavoro di Confcommercio Imprese per l'Italia Provincia di Ancona a sostegno delle Imprese colpite dall'alluvione dello scorso 3 maggio. Questa mattina una task force dell'Associazione guidata dal direttore Massimiliano Polacco ha effettuato un sopralluogo nella città di Senigallia, sopralluogo che ha purtroppo confermato tutti i dati già registrati da Confcommercio:

"La città è in gravissima difficoltà – afferma Polacco –, e sono soprattutto in quelle strutture e quei negozi che sono stati messi in ginocchio dall'alluvione. Contiamo oltre 50 strutture ricettive colpite, di cui almeno 30 molto duramente che hanno grossissime difficoltà anche perché la stagione estiva è ormai alle porte; in particolare 7 strutture alberghiere in ginocchio, che non possono riaprire se non ci sarà un intervento immediato". A far da eco al Direttore di Confcommercio le parole del Presidente degli albergatori di Senigallia Marco Manfredi: "Sono passati alcuni giorni dal tragico evento ma ancora siamo veramente indietro nella prospettiva di una ripresa. Serve subito un'iniziativa delle amministrazioni pubbliche altrimenti si rischia il collasso".

foto_4-2Il direttore Polacco non esita a snocciolare le necessità per il territorio: "Chiediamo alla Regione Marche un intervento economico immediato, un Fondo Speciale per quelle attività economico – turistiche commerciali che non sono in grado di ripartire subito. Noi siamo al fianco delle aziende per fornire tuti i riscontri possibili e i dati di cui l'ente pubblico necessita per poter erogare un contributo urgente che è indispensabile per fare riaprire le attività".

"Serve poi – Polacco indica la seconda urgenza per il post alluvione –, un intervento, successivo al censimento dei danni, per quelle Imprese, dei vari settori, che ora possono operare anche se non in condizioni di normalità. Per quanto riguarda le attività commerciali abbiamo già rilevato che più di 80 sono state colpite, di cui 50 in maniera grave ".

Molto colpiti anche gli stabilimenti balneari rappresentati da Enzo Monachesi: "Abbiamo situazioni di grande difficoltà – spiega il presidente del Sib Confcommercio Imprese per l'Italia Marche –, e altre che sono meno gravi ma è indubitabile che serve una mano urgente alle nostre Imprese se si vuole salvare prima la stagione e poi il futuro di tanti settori tra cui il nostro".           

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