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Cronaca

Fabriano: Alleanza per le Cooperative contro le coop spurie

Il coordinamento marchigiano di Agci, Confcooperative e Legacoop plaude all’intervento della Finanza contro le finte cooperative

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Fabriano (An), 21 febbraio 2013. “E’ necessario combattere l’operato delle cosiddette cooperative spurie, che non rispettano i diritti dei lavoratori e fanno concorrenza sleale alle altre imprese”. E’ il commento dell’Alleanza delle Cooperative Italiane delle Marche, il coordinamento regionale composto dalle Centrali cooperative Agci, Confcooperative, Legacoop, all’operazione compiuta dalla Guardia di Finanza a Fabriano (An). Un’inchiesta che ha permesso di scoprire un’evasione fiscale del valore di 3,5 milioni di euro da parte di un sistema di cinque cooperative, attive nel settore del facchinaggio, che non rispettava i principi della mutualità prevalente. Dietro il dichiarato scopo mutualistico delle cooperative inquisite, che permette di inquadrare i soci e i dipendenti con determinate condizioni d’occupazione, era stato costruito un sistema in cui i soci erano in realtà dipendenti e in cui venivano evase le imposte. “Riteniamo importante l’attività investigativa portata avanti a Fabriano – sostiene l’Alleanza delle Cooperative delle Marche – perché ha permesso d’identificare il fenomeno delle cooperative spurie, imprese che utilizzano, in modo illeggittimo, la forma cooperativa. Imprese che si caratterizzano per la non corrispondenza tra i rapporti di lavoro e le mansioni effettivamente svolte dai soci lavoratori e la mancata corresponsione ai soci lavoratori del trattamento economico previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro. Comportamenti societari che portano all’attivazione di rapporti di lavoro extra legge, a fenomeni elusivi degli obblighi retributivi e contributivi oltre a creare condizioni per una concorrenza sleale sul mercato verso le altre cooperative che rispettano tutti gli obblighi di legge”. Anche per combattere questo fenomeno, nel 2007, sono stati istituti gli Osservatori provinciali sulla cooperazione, attivi nelle Direzioni territoriali del Lavoro, cui partecipano attivamente le tre Centrali cooperative, l’Inail, i sindacati, l’Inps e l’Ufficio provinciale del Lavoro. “Uno strumento fondamentale, insieme alle attività svolte dalla Guardia di Finanza – dichiara l’Aci Marche –, per la tutela del lavoro dei soci delle nostre cooperative e il rispetto delle regole del mercato. La bontà del modello cooperativo, che costruisce proprio la sua forza nella valorizzazione del suo capitale umano e nella possibilità di continuare ad offrire occupazione nonostante la crisi economica, e la sua immagine sono fattori caratteristici del nostro Dna, che vanno tutelati con determinazione”. 

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