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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Alessia esce dall'Ospedale: "Non lasciatemi sola, ho bisogno di voi"

Alessia Polita lascia oggi l'Ospedale Bufalini di Cesena per affrontare un lungo periodo di riabilitazione a Monfalcone. In un'intervista al Corriere Adriatico racconta un po' di sè, dell'incidente, del suo futuro, delle sue aspirazioni. E lancia un appello agli amici più cari

Alessia Polita lascia oggi l'Ospedale Bufalini di Cesena per affrontare un lungo periodo di riabilitazione a Monfalcone e rilascia un'intervista al Corriere Adriatico: "Forse era destino che mi dovessi fermare. Potevo essere in bici, al mare o in moto, sarebbe stato lo stesso. Faccio uno sport ad alto rischio, su tantissimi piloti uno o due l'anno rischiano di farsi davvero male come me, era scritto". 

La due volte campionessa italiana di moto jesina, rimasta paralizzata in un incidente il 15 giugno scorso, durante le prove ufficiali del Campionato italiano velocità a Misano Adriatico, è caduta dalla sua Yamaha 36 (categoria Stock 600) per cause ancora da ricostruire, riportando una frattura da scoppio della dodicesima vertebra dorsale, con lesione del midollo spinale. Carriera finita e mobilità compromessa. 

Così racconta Alessia al Corriere Adriatico: "Pensavo di fare uno stop, perché l'anno era davvero quello che era, i soldi non c'erano. Avevo pensato di seguire il mio ragazzo (Eddi La Marra ndr), per non lasciare direttamente il mondo delle corse, ma non ho fatto in tempo, il destino mi ha preceduta nel mondo peggiore". Poi prova a parlare dell'incidente, di cui però non ricorda niente. "nulla. So solo che è rimasto incantato il gas in una curva dove gli spazi di fuga non c'erano o comunque erano ridotti". "Non augurerei al mio peggior nemico di dover stare senza gambe". 

Spazio poi alla sua vita, alle sue apirazioni sul matrimonio e su tutti i suoi sogni più belli, con un velo di malinconia: "Sognavo il matrimonio fra tre o quattro anni, avrei voluto mettere l'abito bianco e avere anche dei figli. Ormai è un sogno storpiato", o comunque, "è come se i miei sogni fossero più lontani". L'unica cosa da fare è rimboccarsi le maniche, affrontare la durissima situazione, che è proprio ciò che la 27enne jesina vuole: "trovare nuovi obiettivi, e nuove cose da fare. Sono una che difficilmente si diverte a oziare, devo stare sempre in attività. Già la vita è difficile, per me d'ora in avanti lo sarà di più". 

Poi un'amara riflessione: "si sono ricordati di me solo adesso, i riflettori si sono accesi sul fatto che Alessia Polita resterà paralizzata, e non prima quando conquistavo il podio. E' così triste". D'altro canto ci sono  tante persone che ora le dimostrano solidarietà: basta pensare che è già nata una nuova associazione, la Lady Polita Onlus, per aiutarla nel durissimo percorso di riabilitazione fisica e psicologica che l'aspetta. 

Alessia conclude l'intervista ringraziando le tante persone che le hanno scritto e l'aspettano e rivolge a loro e ai suoi amici un appello: "Vorrei dire ai veri amici di farsi avanti. Non lasciatemi sola, ora più che mai ho bisogno di voi".

(fonte: ANSA)

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