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Cronaca

Adria Ferries a vele spiegate: arriva un nuovo gioiello nella flotta anconetana

La società dell'armatore anconetano Alberto Rossi ha annunciato l'acquisto di una nuova motonave che potenzierà il collegamento marittimo verso Durazzo

Si chiamerà AF Claudia il nuovo gioiello con cui l’Adria Ferries raddoppierà i collegamenti per l’Albania a partire dal prossimo autunno. La società dell’armatore Alberto Rossi sta perfezionando l’acquisto del nuovo traghetto che dovrebbe entrare in linea il prossimo ottobre dopo un periodo di noleggio in Mediterraneo.

La nuova AF Claudia e il futuro

186 metri di lunghezza, 24.400 tonnellate di stazza, una capacità di imbarco di circa 1000 passeggeri e oltre 2.000 metri lineari, velocità massima di 24 nodi, la Claudia collegherà Ancona a Durazzo in circa 15 ore (5 in meno dei traghetti di vecchia generazione). Costruita nei cantieri Visentini di Porto Viro, la famiglia Rossi la porterà in Adriatico da oltreoceano dove è stata in servizio fino ad ora. La nave, quarta della flotta, potrà essere impiegata all’occorrenza anche sulle altre rotte gestite dall’armatore anconetano, sempre per l’Albana con partenze da Bari e Trieste. «Ormai servono navi di questa tipologia, più grandi e con maggiore capacità di trasporto per passeggeri e camion» ha spiegato il direttore generale dell’agenzia marittima Frittelli Maritime Roberto Mataloni, che in una conferenza stampa a bordo dell’AF Michela, convocata per ribadire il sostegno dell’azienda alla kermesse Tipicità in Blu e alla visione di un trasporto più ecosostenibile. Mataloni ha anche spiegato il perché l’Adria è attiva solo sulla linea Italia-Albania, ma ha anche ammesso la volontà di espansione su nuove rotte magari proprio oltreoceano: «Per Croazia e Grecia il mercato è saturo ma anche legato alla stagionalità, quello per l’Albania garantisce un flusso turistico tutto l’anno anche in termini di merci- ha spiegato il dirigente- cerchiamo comunque opportunità di crescita, magari in Paesi oltreoceano che non hanno ancora dei collegamenti marittimi o facendo operazioni con altre società». 

Storia di un successo anconetano

La Frittelli Maritime lavorava come agente per la vecchia compagnia Adriatica che collegava Ancona con i Balcani. Quando nel 2004 quest’ultima finì in Tirrenia l’agenzia anconetana si trovò a dover fare una valutazione sul proprio futuro: «O si mandavano a casa le persone o si trovavano alternative- ha spiegato Mataloni, che di fatto è il braccio destro di Alberto Rossi- altri armatori non ne trovammo, quindi decidemmo di acquistare una nave (la Egitto Express ribattezzata Riviera del Conero, ndr) e partimmo con questa avventura». Oggi la compagnia anconetana, oltre a gestire due equipaggi pigliatutto nella vela (Enfant Terrible e Petite Terrible) movimenta 300mila passeggeri l’anno, nel 2018 ha fatturato circa 100 milioni di euro (come gruppo Adria e Frittelli), gestisce l’intero flusso di imbarco dalla prenotazione all’ingresso in nave e con il tour operato “Il Mondo in mano” propone interi pacchetti vacanze in Albania. Il volto del personale giovane (circa 300 dipendenti comprese le figure di bordo) è rappresentato da Michela Rossi, 28 anni (nella foto con Roberto Mataloni, una delle figlie di Alberto nonché marketing & sales manager della società dopo anni di formazione tra New York e Milano. A lei è dedicata la nave che ha ospitato l’incontro: «Non abbiamo paura di muoverci in avanti, oggi copriamo il mare Adriatico a 360° con le tratte da Ancona, Trieste e Bari e il primo valore su cui puntiamo è la sicurezza – ha spiegato Michela Rossi- Adria Ferries però ripone massima attenzione anche sui temi legati alla sostenibilità ambientale, infatti abbiamo firmato il Blue Agreement con istituzioni e altri operatori per ridurre lo zolfo nelle emissioni». A bordo della AF Michela ha preso parola anche il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Rodolfo Giampieri: «Il porto crea opportunità per fare impresa, la "crescita blu" è fondamentale per una nuova economia e il mare è sempre più volano di occupazione. Noi cerchiamo di fare del nostro meglio migliorando le infrastrutture- ha concluso il presidente- l'occupazione però la fanno le imprese che hanno visione e traducono i sogni in realtà».

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