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Cronaca

Accoglienza migranti, vertice in Prefettura: 20 comuni pronti ad entrare nello SPRAR

«Bisogna proseguire per un’accoglienza solidale che consenta al territorio di Ancona di essere promotore di buone pratiche» ha ribadito il Prefetto di Ancona Antonio D'Acunto

Si è tenuto ieri l’incontro tra il Prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, il presidente dell’Anci Marche Maurizio Mangialardi e i rappresentanti dei Comuni della Provincia di Ancona. Sul tavolo il tema dell’intesa tra Ministero dell’Interno ed Anci per l’accoglienza dei migranti richiedenti asilo. I Comuni che hanno dato l’ok a entrare nel sistema SPRAR, dove sono gli stessi enti locali a gestire in autonomia progetti di integrazione e accoglienza con fondi pubblici, aumentano. In provincia di Ancona, su un totale di 47 Comuni, ben 20 hanno risposto positivamente alla richiesta di disponibilità avanzata dello stesso Prefetto. L’elenco, che già comprendeva Ancona, Senigallia, Osimo e Jesi si allunga con Camerano, Santa Maria Nuova, Castelplanio, Cupramontana, Maiolati, San Paolo di Jesi, Castelfidardo, Loreto, Offagna, Falconara, Camerata Picena, Agugliano, Polverigi, Monte San Vito, Montemarciano e Chiaravalle. Su base regionale sono invece 27 i Comuni SPRAR su 229 totali. Presente all’incontro anche il Referente ANCI Marche per l’Immigrazione Emma Capogrossi. Tenuto conto del perdurare dell’emergenza sbarchi, D’Acunto ha ribadito l’intenzione di operare con l’Asociazione dei Comuni per ripartire i richiedenti asilo in modo equilibrato e diffuso sul territorio, in linea con il piano concordato a livello nazionale. Con le nuove disponibilità dunque aumentano i richiedenti che entrano nel sistema di inserimento socio-lavorativo gestito dai Comuni.

L’alternativa allo SPRAR, in caso di flussi straordinari, resta quella del sistema CAS (Centro Accoglienza e Servizi) che prevede l’assistenza dei richiedenti in strutture provvisorie gestite da privati e cooperative selezionate tramite bando. I numeri aggiornati rilevano ad oggi ben 3.874 richiedenti sul territorio marchigiano, di cui 787 assistiti tramite SPRAR. «E’ chiaro che con l’aumento dei Comuni all’interno del sistema SPRAR diminuirà il numero di migranti nei centri di accoglienza straordinaria- rileva l'assessore ai Servizi Sociali di Ancona Emma Capogrossi - aumenteranno invece quelli presenti nei Comuni aderenti allo SPRAR. Questo significa governare il fenomeno da parte degli enti locali e un sistema migliore attraverso il finanziamento di progetti ideati e pilotati direttamente dai Comuni». Maurizio Mangialardi ha invece ribadito «l’impegno dell’ANCI Marche nella piena attuazione della ripartizione dei migranti che vengono accolti sul territorio e il proficuo lavoro che stiamo portando avanti per ampliare il numero dei Comuni che aderiscono alla rete SPRAR. I dati ci danno ragione - prosegue il sindaco di Senigallia- nella sola provincia di Ancona i Comuni aderenti, nel 2017, sono già aumentati del 50%». D’Acunto ha ricordato come, dal suo insediamento all’inizio del 2016, i Comuni in ambito SPRAR erano solo 14: «Bisogna proseguire per un’accoglienza solidale che consenta al territorio di Ancona di essere promotore di buone pratiche».

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