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Crisi Ancona: l'Idv torna dentro. Via libera al Modello Marche

Prima fuori, ora dentro. Gramillano si riprende l'Idv e dà il via al Modello Marche. "Buon lavoro al Bordello Marche", sbotta Duca. Una "giunta forte" con due assessori, le richieste di Favia

La crisi del Comune di Ancona non finisce di "regalare" ancora colpi di scena. Dopo le dimissioni del Sindaco e la revoca sul fil di lama e  dopo la firma dell'Idv  e la liquidazione dei dipietristi da parte del sindaco per via di un accordo "fuori tempo massimo", ora l'ennesimo "fuori programma": l'idv, prima fatto fuori, ora torna dentro. A Gramillano l'idea non piace affatto, ma dovrà abbozzare.

 
Senza l'Idv la maggioranza non c'è. Lo sanno bene i vertici del Pd che avrebbero richiamato all'ordine il Sindaco dorico che aveva revocato le sue dimissioni giovedì alle 17:55, 5 minuti  prima dello scadere del termine ultimo per scongiurare le elezioni anticipate, senza la firma di Udc, (su cui però contava) e quella dell'Idv, arrivate entrambe alle 18:30. Così Gramillano liquida l'Idv "troppo tardi", ma poi ci ripensa e sposa il Modello Marche: Pd-Idv-Udc con a fianco Api e Ps. Sbotta l'on Eugenio Duca: "Buon lavoro al Bordello Marche!". Soddisfatto invece l'on David Favia, coordinatore regionale Idv che già guarda avanti e punta ad una "giunta forte" con due assessori dei suoi e spinge per Giaccaglia, Ciotti e Signorini. 

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