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Lunedì, 29 Aprile 2024
Domotica

Elettrodomestici e televisori, dal 1° marzo c’è il diritto alla riparazione: cos’è?

Il frigo o la tv si sono rotti?  Aspetta prima di comprare ex novo. Le nuove norme UE in vigore dal 1° marzo parlano chiaro

Il frigo o la tv si sono rotti?  Aspetta prima di comprare ex novo. Le nuove norme UE in vigore dal 1° marzo obbligano i produttori a mettere a disposizione dei consumatori, ma anche delle ditte di riparazione, i pezzi di ricambio degli elettrodomestici e dei televisori. Addio, dunque all’odiata frase: «Il pezzo è fuori produzione». La Commissione Europea specifica in una nota che i cosiddetti “pezzi essenziali” come motori, pompe, cestelli di lavaggio e altro, devono essere messi a disposizione dei professionisti e dei consumatori per almeno 7 anni dall’immissione di quello specifico elettrodomestico sul mercato dell’Unione Europea. Una nota della stessa commissione, specifica che «i fabbricanti devono mettere a disposizione alcuni pezzi di ricambio per diversi anni dopo che un prodotto è stato ritirato dal mercato - prodotti quali porte o cerniere e sigilli che sono compatibili con il 'fai da te'. Il tempo massimo di consegna per tutti questi pezzi è di 15 giorni lavorativi dall'ordine». Qual è la “ratio” di questa norma? Favorire l’economia circolare ed ecosostenibile. 

Quando non vale il diritto alla riparazione 

L'associazione Right to repair spiega che sono stati inclusi lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi e display (compresi i televisori), ma non ancora smartphone e computer portatili.

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