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Psicologia della notizia

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A cura di Istituto Europeo di Psicologia ed Ergonomia (IPSE) di Ancona

Le future competenze per trovare lavoro: i consigli per l'uso

Trainspotting è un film del 1996, tratto da un libro di Irvine Welsh, in cui il regista Danny Boyle traspone nel grande schermo le vicende di quattro ragazzi dei sobborghi di Edimburgo. Il film è un pugno nello stomaco, ruvido nei contenuti ma a tratti divertente, dipinto con tinte che vanno dal visionario al paranoico e nel quale si descrive la dura vita della periferia e gli spaventosi effetti dell’eroina (e di altre droghe) sulla psiche e sul fisico dei protagonisti. Spud, uno dei protagonisti, per non perdere il sussidio della disoccupazione è costretto a presentarsi a dei colloqui di lavoro, facendo tutto ciò che non si dovrebbe: parla in maniera concitata e ansiosa, mente, inventa passioni e competenze.

Ecco il focus su cui riflettere: le competenze al lavoro. Attualmente siamo in una situazione che ha una doppia faccia: da un lato stiamo tentando di uscire da una crisi economica globale che sembra interminabile, dall’altra siamo (o dovremmo essere) nell’epoca dell’ Industria 4.0, in cui l’automazione industriale, l’intelligenza artificiale, le biotecnologie stanno divenendo realtà tangibili che influenzano il mercato del lavoro globale, e non solo italiano. Le aziende di produzione, sebbene in Italia siano per lo più di dimensioni piccole e medie, hanno avviato un processo di ingegnerizzazione delle proprie tecnologie che rende via via meno necessario l’intervento dell’uomo nella fase produttiva, ma che ne consacrano la fondamentale presenza nelle fasi di gestione, sia nell’accezione della guida e della supervisione dei macchinari automatizzati, sia da un punto di vista delle relazioni umane all’interno dell’azienda e all’esterno con le altre imprese, con il territorio e la popolazione che lo abita, con il web, e con molte altre parti che costellano le relazioni dell’impresa.

E quindi, tralasciando le competenze tecnico/specialistiche, che a fronte di un futuro già presente sono ancora richieste e ricercate, specialmente nel nostro territorio marchigiano, quali sono le competenze lavorative che dovremmo possedere per sfidare il futuro? Quali abilità  personali  ci verranno richieste per affrontare i lavori nei prossimi anni?

Il Word Economic Forum tenta di interpretare la traiettoria delle future richieste lavorative delineando una lista di 10 competenze necessarie, da sviluppare e acquisire fin da oggi. Di seguito riporto quelle che a mio avviso potrebbero già essere parte di tutti noi, e che spesso si tende a ignorare per svariate motivazioni (qui il link: goo.gl/IHBqnS):

  • Coordinarsi con gli altri: risulta essere già oggi una capacità fondamentale in quanto saper lavorare con gli altri significa saper organizzare il proprio tempo di lavoro in relazione a quello degli altri, a comprendere quali sono le urgenze e quali no, o come modificarle in rapporto all’obiettivo comune del team. Una delle mansioni più difficili da adempiere non è saper fare bene il proprio lavoro, ma è saperlo gestire in funzione degli altri, soprattutto in momenti di difficoltà e complessità.

  • Risoluzione dei problemi o capacità di problem solving: John Lennon cantava “there are no problems, only solutions”. Il senso è questo: le aziende necessitano di persone attive e reattive, che abbiano  capacità di riconoscere e affrontare i problemi, che abbiano elasticità mentale, intraprendenza e acuità per intervenire celermente realizzando soluzioni adeguate di fronte a problemi mutevoli.

  • L’Intelligenza emotiva: non parliamo di empatia, di “mettersi al posto” di qualcun altro, ma della capacità di riconoscere le proprie emozioni e anche quelle degli altri. Ciò permette di comprendere e discernere le diverse situazioni, di applicare il giusto comportamento e l’adeguata comunicazione, di saperle gestire e di instaurare proficue e soddisfacenti collaborazioni.

E’ chiaro, questa è solo una descrizione introduttiva delle competenze non tecniche che vengono e verranno richieste dalle aziende, ma può essere utilizzata come bussola che indichi la direzione da seguire e gli strumenti immateriali da raccogliere lungo il percorso, al fine di sviluppare noi stessi e le nostre abilità per giungere all’obiettivo, pronti e soddisfatti, carichi di consapevolezza ma non appesantiti dalla sfida.

E voi, avete già queste caratteristiche?

Dott. ANDREA MONTESI – Psicologo del Lavoro, Referente IPSE – Ancona

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