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A cura di OIPA

Cani e bambini, ecco delle semplici regole per crescere insieme

Per poter crescere insieme a un amico a 4 zampe, arricchendosi della presenza di un particolare compagno di gioco e di vita, è necessario seguire delle regole, anche per evitare episodi spaicevoli

Questo articolo vuol far capire l’importanza del rapporto tra cane e bambino. E’ un argomento molto delicato perché rappresenta l’opportunità di un’amicizia speciale, unica e profonda che deve però essere coltivata nel rispetto reciproco e soprattutto sorvegliata dai genitori, senza ansia ma con grande equilibrio e prudenza. Per un bambino, poter crescere insieme a un amico a 4 zampe costituisce una grande ricchezza perché i due diventano presto compagni di gioco e di vita. Non c’è da preoccuparsi inoltre di eventuali malattie: diversi studi dimostrano infatti che i bambini che crescono insieme agli animali domestici sviluppano un sistema immunitario più forte. Quindi tanto di guadagnato. Purtroppo però spesso sentiamo notizie che riportano incidenti anche gravi durante i quali i cani hanno morso o attaccato dei bambini. Tutti vorremmo che episodi come questi non si verificassero mai e nella maggior parte dei casi anche il cane stesso non avrebbe voluto arrivare a tanto. Per evitare questi brutti inconvenienti è importante tenere a mente alcune semplici regole.

REGOLE. 1) Non lasciare mai incustoditi cane e bambino. E’ compito dei genitori sorvegliare la situazione e le loro interazioni perché, per quanto il cane sia docile, le incomprensioni sono sempre dietro l’angol, per il fatto che la comunicazione del cane è diversa dalla nostra. Spesso infatti il bambino, quando comincia ad interagire col mondo e con gli altri, deve sperimentare, toccare tutto, mettere le dita ovunque, tirare, strappare. Questo è del tutto naturale, ma nel rapportarsi con il cane può succedere che gli metta le dita negli occhi, che gli tirargli le orecchie e il pelo, che gli cada addosso, che gli calpesti la coda. Se il cane sopporta bonariamente tutto questo, non vuol dire che sia giusto che lo subisca, perché comunque comporta per lui un certo livello di stress. Altri cani invece non tollerano bene queste invasioni di spazio e di privacy e mandano una serie di segnali per comunicare che non gradiscono “l’assalto”. Se questi segnali non vengono però compresi e rispettati e questi atteggiamenti continuano i a protrarsi nel tempo, il cane potrebbe poi arrivare a reagire in modo sempre meno pacifico. Anche il cane può involontariamente fare del male al bambino, saltandogli addosso in modo esuberante per fargli le feste, facendolo cadere mentre gioca, ed è anche per questo che i genitori devono essere sempre presenti in questi momenti. 2) Attenzione alle grida e alle corse sfrenate del bambino. Possono anche stimolare l’istinto predatorio del cane. In internet capita di imbattersi in video di bambini ai quali viene permesso di far tutto e di più al loro cane e si sentono di sottofondo le risate dei genitori. Purtroppo queste persone spesso non si rendono conto del pericolo che stanno facendo correre al loro bambino e della mancanza di rispetto che stanno dimostrando al loro cane. Non bisogna mai pensare “il mio cane è buono, si lascia fare di tutto”: non dobbiamo permettere che qualcuno “faccia di tutto” al nostro cane, nemmeno se questo qualcuno è il nostro amato bambino. Il cane deve essere tutelato, rispettato nella sua diversità e non dobbiamo ne considerarlo il babysitter di nostro figlio né il suo giocattolo, proibendo per esempio a quest’ultimo di salirci a cavalcioni come un cavallo. E’ importante quindi educare il bambino a rapportarsi con il cane in modo corretto, mostrandogli in che modo toccare l’animale e su quali parti del corpo, come giocare con lui e con quali giochi, quando lasciarlo tranquillo (per esempio quando dorme e quando mangia), come comunicare al meglio con lui, con quale tono parlargli, come muoversi. 3) E’ utile insegnargli a leggere i segnali che ci invia il cane, in modo che lui possa capire quando l’animale non ha voglia di fare una certa cosa, quando non gradisce una determinata situazione, oppure quando è troppo agitato per interagire correttamente. Può essere anche un’idea far esercitare il bambino a fare le coccole a un peluche in modo che impari a non tirare il pelo al cane ogni volta che gli fa una carezza.

Coltiviamo quindi questa amicizia speciale, lasciamola crescere nella sua semplicità, ricordandoci che abbiamo davanti due individui molto diversi tra loro, con esigenze e modalità di comunicazione differenti. Sorvegliamo pertanto i loro giochi e le loro effusioni, per scongiurare incomprensioni e sostenerli nel cammino insieme. Consigliamo sempre di adottare un animale con una scelta consapevolE non deve essere un giocattolo nè un vizio del momento. Va rispettato in tutto. 

Cani e bambini, ecco delle semplici regole per crescere insieme

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