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Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità Senigallia

San Valentino amaro per i celerini, la denuncia del Siulp: «Poco riposo, pochi diritti e lontano da casa»

Il sindacalista Bufarini riporta lo sfogo di un collega del XIV Reparto Mobile che per festeggiare con la moglie ha dovuto prendere le ferie

SENIGALLIA- “Per festeggiare San Valentino con mia moglie ho dovuto prendere le ferie”.  Alessandro Bufarini, segretario generale del Siulp Ancona, riporta lo sfogo di un collega del XIV Reparto Mobile Senigallia, «che non riesce più a reggere i ritmi incessanti di lavoro ed avere una regolare gestione personale e familiare- dice-. Molti colleghi, lontani dai propri affetti, hanno passato la festa degli innamorati a Roma, in servizio alla partita di calcio degli ottavi di Champions League tra Lazio – Bayern Monaco. 20 ore di servizio ininterrotto iniziate con la partenza da Senigallia alle ore 9.00 del 14 febbraio per concludersi alle ore 5.00 del 15 febbraio: filtraggio ai tifosi, ausilio alla vigilanza fermati presso il posto di Polizia dello stadio, per proseguire con il contenimento tifosi a fine partita e successiva scorta fino Roma Nord. Il tutto sempre in piedi ed aver mangiato solo un panino perché non era previsto il pasto “caldo” proprio per la tipologia del servizio. Dopo solo 4 ore di riposo, alle ore 09.00 del 15 febbraio, dal calcio siamo “ripartiti” per la predisposizione del dispositivo di sicurezza relativo al corteo organizzato dai “trattori” sempre nella Capitale. Altre 14 ore di lavoro consecutive…». Bufarini prosegue. «Oggi molti di questi colleghi sono ad Ascoli Piceno per la partita di calcio Ascoli – Cremonese, con presumibile rientro a Senigallia nella prima nottata del 17 febbraio; altre 14 ore di lavoro. Una situazione che sembra paradossale ma purtroppo reale, dove per fare delle riflessioni sulle condizioni di lavoro dei colleghi del XIV Reparto Mobile basta analizzare i dati del servizio sopra citato, ossia le 34 ore di lavoro sulle 48 disponibili, l’impiego in delicati servizi di ordine pubblico, i circa 800 chilometri di spostamenti ma, soprattutto, la media di solo 7 ore al giorno dedicata al recupero psico-fisico. Inconcepibile se non in una situazione di “guerra”». La nota del sindacalista continua.

«Non è un caso isolato perché oramai questi ritmi al Reparto di Senigallia si presentano con cadenza settimanale e non c’è una direzione capace di garantire i diritti e la sicurezza dei colleghi. Il rischio che lo stress psico-fisico raggiunga dei livelli insostenibili e che la vita personale e familiare ne risenta irreparabilmente, è molto alto. La carenza di organico, l’aumento dei servizi e l’assenza di un’adeguata funzione dirigenziale che tuteli il personale, in un Reparto operativo come quello di Senigallia, mette a serio rischio il benessere e la sicurezza dei colleghi, come pure i diritti con le continue violazioni delle normative. Solo pochi giorni fa, il Siulp aveva chiesto spiegazioni al Dirigente del Reparto su un’altra situazione occorsa ad una squadra che, per esigenze di ordine pubblico, è partita da Senigallia, a fare il cosiddetto viaggio e servizio su Roma del 7 febbraio, poi viaggio e servizio su Firenze dell’8 febbraio, poi viaggio e servizio nuovamente su Roma del 9 febbraio, per concludere con viaggio e servizio su Fermo del 10 febbraio, per un totale di 67 ore di lavoro in 96 ore (4 giorni), oltre a 1200 km di spostamenti e di stanchezza non quantificabile viste le sole 7 ore di riposo giornaliere. Tutto ciò incide negativamente oltre che sui componenti di squadra anche sugli autisti dei mezzi operativi che hanno la responsabilità di tali trasferte. La giornata di un poliziotto di un qualsiasi Reparto Mobile, di un cosiddetto "celerino", uno di quei tanti uomini e donne, che dividendosi tra gli impegni familiari e personali dedica gran parte del suo tempo alla sua professione per il benessere dei cittadini, non può più reggere questi ritmi di lavoro, perché non solo è a rischio la sicurezza degli operatori ma anche la buona riuscita del servizio. Un mestiere fatto di rinunce, di sacrifici, ma anche di tanta passione, che nonostante l'età che avanza, non viene mai meno ma che ha bisogno della garanzia dei diritti fondamentali». Bufarini evidenzia «che per tali sacrifici, il pagamento delle ore di straordinario rese in eccedenza ai limiti mensili è fermo a luglio 2022. Su tali argomenti il Siulp interesserà i vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza tramite la Segreteria Nazionale perché proprio una recente circolare sulle prestazioni di lavoro straordinario del Capo della Polizia sottolinea la necessità di “… un’efficace azione di direzione degli uffici, con riguardo sia all’efficiente gestione delle risorse umane, anche in un’ottica di tutela della salute dei lavoratori, …” cosa che non avviene al XIV Reparto Mobile».

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