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Sea Watch, Ancona si mobilita per la comandante Carola Rackete

“Siamo con la Sea Watch3, con la sua comandante Carola Rackete e con i migranti a bordo perché la vita umana deve venire prima di ogni altra cosa" si legge in un comunicato stampa dei sindacati

L'attracco della nave Sea Watch a Lampedusa sta diventando un caso in tutta Europa. A poche ore dall'arresto della comandante Carola Rackete con l'accusa di resistenza o violenza contro nave da guerra, oltre a tentato naufragio per la manovra effettuata, si è sollevato un polverone prima all'interno dei confini italiani e dopo anche fuori, con Francia e Germania che hanno manifestato il loro dissenso nei confronti della condotta italiana. A difesa della Sea Watch e della sua comandante Carola Rackete si mobilita la città di Ancona. Per questo oggi in saranno in piazza partiti, sinistre, centri sociali, sindacati, studenti associazioni proprio per rimettere al centro l’umanità contro odio, razzismo, intolleranza e mancato rispetto dei diritti umani.

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Tutte le sigle che parteciperanno al presidio 

Oggi alle ore 18 in piazza del Papa, di fronte alla sede della Prefettura di Ancona, saranno in presidio Cgil, Cisl e Uil Ancona/Marche insieme con Agesci Marche, Amad Associazione, Multietnica Antirazzista Donne, Amnesty International Marche, Anolf Ancona,Anpi Marche, Articolo 1 , Associazione di donne SEMAJ – Seminari Magistrali di Genere “Joice Lussu”,Associazione Terzavia, Arci Ancona. Arci Marche. Associazione Diritti al Futuro – Senigallia,Associazione Festa per la Libertà dei Popoli, Comitato Marche Pride, Gulliver, Falkatraz-laboratorio dell’autogestione, Giovani Democratici Marche, La Tenda di Abramo Falconara,Istituto Gramsci Marche, Osservatorio Diritti in genere Ancona, Partito Democratico Marche, PCI Sezione Ancona,Possibile,Rete degli studenti medi, SNOQ Ancona -Comitato 13 febbraio, Università per la pace. 

Le motivazioni della mobilitazione 

“Siamo con la Sea Watch3, con la sua comandante Carola Rackete e con i migranti a bordo - si legge in un comunicato stampa dei sindacati Cgil, Cisl e Uil - perché la vita umana deve venire prima di ogni altra cosa, l’accoglienza è un dovere universale di ogni popolo civile. Rimettiamo al centro l’umanità per sconfiggere odio, razzismo, intolleranza e mancato rispetto dei diritti umani. Il divieto di assicurare la salvezza viola la Costituzione ed è frutto di una interpretazione della legge sbagliata, disumana e senza scrupoli. Per questo crediamo che non si possa restare in silenzio ma che si debba agire per costruire una resistenza attiva contro una deriva sociale e razzista”. 

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