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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Barche non a norma per le gite in Croazia, scoperti i furbetti delle crociere illegali

In aumento il fenomeno delle imbarcazioni a noleggio irregolare per le settimane in Adriatico. I furbetti delle crociere smart individuati dalla Capitaneria di porto

Imbarcazioni da diporto, con e senza marinaio, noleggiate per gite in Croazia senza averne i requisiti fiscali. La nuova frontiera del mercato nero riguarda tutta la regione e in provincia non risparmia qualche molo di Marina Dorica, dove nel corso dell’estate i militari della Capitaneria di porto hanno individuato alcuni dei 50 furbetti delle crociere smart. Si tratta di proprietari che mettevano a disposizione la propria imbarcazione per gite prenotabili online, ammortizzando così i costi di gestione della barca. Con un click si poteva dunque trascorrere una settimana a bordo al prezzo di 3.000 euro, variabile ovviamente in base al numero di passeggeri, al tipo di barca e alla presenza o meno del marinaio. Un fenomeno in espansione, ha confermato il Capitano di Vascello Luigi Piccioli, vicecomandante regionale della Guardia costiera: «Andrebbe incrementata la cultura della legalità- ha detto Piccioli durante la presentazione dei dati della campagna Mare Sicuro 2019- anche perché nei nostri uffici non registriamo certo un aumento delle richieste di messa in regola delle imbarcazioni per renderle idonee al noleggio». 50 i casi registrati nel tratto tra Pesaro e San Benedetto, con altrettanti verbali e sanzioni di 2.000 euro ciascuno ai quali si aggiunge la segnalazione alla Guardia di finanza per l’accertamento tributario. «L’imbarcazione da diporto è ad uso diretto del proprietario- ha spiegato il vicecomandante- per utilizzarla a fini commerciali serve l’autorizzazione specifica della capitaneria ma anche una precisa posizione tributaria». I trasgressori, individuati facilmente grazie al controllo del codice della barca nei registri della capitaneria, sono stati ascoltati dai militari e i più si sono giustificati sostenendo di non essere a conoscenza della normativa o di aver semplicemente prestato la barca senza ricevere compenso. 

I dati di "Mare Sicuro"

Complessivamente, i dati di “Mare Sicuro” sono incoraggianti per l’estate in via di conclusione. Meno decessi in mare, 16 contro i 19 dello scorso anno (-15,8%). Scende anche il numero di verbali amministrativi (-31,4% rispetto allo scorso anno): «Comportamenti più virtuosi grazie anche alle nostre campagne di sensibilizzazione» ha spiegato Piccioli. Fa da contraltare il boom delle notizie di reato comunicate all’autorità giudiziaria (+33,3%). Si tratta di occupazioni dell’area demaniale, spesso con gazebo abusivi in legno adibiti a minibar in barba al canone. Nella nostra provincia il fenomeno ha riguardato particolarmente le zone di Falconara e Senigallia. Soccorse 22 unità navali, 4 in più dell’anno scorso, e 92 persone contro le 96 del 2018. Le pattuglie hanno visto impegnati 400 uomini, 40 mezzi terrestri e 25 navali (di cui 12 unità minori che hanno garantito l’assistenza di prossimità). 

"Plastic free"

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il vicecomandante della Capitaneria di Pesaro, Renato Signorini, e il comandante della CP di San Benedetto Mauro Colarossi. Quest’ultimo ha richiamato l’attenzione sul successo della campagna “Plastic Free”, alla quale ha partecipato anche la ditta di smaltimento Garbage di Ancona, che ha consentito di recuperare e censire 1 tonnellata di rifiuti in un mese, per metà composti da plastica. L’ immondizia è stata raccolta dai pescatori durante le uscite in mare e, per il 20% del totale, era composta da materiale potenzialmente riciclabile.  


 

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