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Incidenti mortali in bici, come evitarli? Le proposte Fiab

Nei primi 6 mesi del 2023 ci sono state sulle strade più di 17 vittime al giorno. Ogni 2 giorni viene  uccisa da una persona alla guida di un’auto una persona in bicicletta

JESI - Nei primi 6 mesi del 2023 ci sono state sulle strade più di 17 vittime al giorno. Ogni 2 giorni viene  uccisa da una persona alla guida di un’auto una persona in bicicletta. 

"L’investimento e la morte del bambino in bicicletta a Marzocca di Senigallia allunga l’elenco delle  famiglie distrutte dal dolore a causa di chi, nella quasi totalità dei casi, non usa prudenza, non rispetta  le regole della strada e non modera la velocità. 
Le soluzioni ci sono e consistono nel dare alle biciclette una propria corsia, nel limitare a 30 km orari  la velocità nei centri abitati, nell’adottare sistemi che obblighino al rispetto di questi limiti, quali  restringimenti delle corsie, aree pedonali e ZTL, interventi urbanistici di moderazione del traffico per  fare in modo che la strada sia veramente percorribile da tutti in sicurezza. 
Chiedere di adottare queste misure, come fa continuamente la FIAB, prendendo esempio dalle tante  città dove si sono attuate dimezzando quasi gli incidenti, deve essere la richiesta e il cambiamento  culturale da fare tutti in tema di spostamenti e vivibilità urbana". Si legge in una nota di Fiab Vallesina

"Un cambiamento che dovrebbero chiedere non solo pedoni e ciclisti in quanto utenza debole, ma  anche chi è alla guida di mezzi a motore per le conseguenze che ha un incidente stradale su di sé,  umane, penali e finanziarie, oltre che sulle persone vittime. Fiab Vallesina esprime le più sentite condoglianze alla famiglia della vittima, posizionerà prossimamente una ghost bike per ricordare il ciclista ucciso".

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