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Legacoop Marche, uno sguardo al futuro: le cooperative marchigiane a confronto all'Istao

“Immagina. Costruiamo il futuro della cooperazione” è il nome dell'iniziativa che ha avuto luogo presso l'Istituto Adriano Olivetti, come parte del percorso che sta impegnando tutte le strutture regionali e settoriali di Legacoop

ANCONA – Le cooperative di Legacoop Marche sono pronte per il futuro. Oggi l’iniziativa “Immagina. Costruiamo il futuro della cooperazione”, parte del percorso che sta impegnando tutte le strutture regionali e settoriali di Legacoop, che si è svolta all'Istao di Ancona. Un confronto per costruire un’associazione più vicina ai bisogni delle cooperative e delle comunità, in preparazione della Conferenza programmatica e di organizzazione nazionale che si svolgerà a Roma il 15 e il 16 aprile.

Il presidente di Legacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo, ha sottolineato come «la cooperazione é l’elemento base che fonda ogni organizzazione, compresa quella dei servizi di welfare, ed è proprio la cooperazione che rende umane le organizzazioni». Le cooperative, ha aggiunto, «hanno la capacità di creare continuamente innovazione, opportunità di lavoro e di crescita delle comunità, non solo economica ma anche sociale e ambientale. Dobbiamo pensare a come utilizzare questi elementi tutti insieme, lavorando anche sulla nostra storia per il futuro».

Il presidente di Legacoop Nazionale, Simone Gamberini, ha sottolineato come «il modello cooperativo è un’opportunità per questo Paese. La nostra sfida è costruire un progetto che non è solo cooperativo ma di comunità. Dobbiamo disegnare la storia di una nuova cooperazione per i tanti bisogni che emergono». Nell'incontro, in cui è intervenuto Gianluigi Granero, direttore nazionale Legacoop, previsto anche il contributo del mondo accademico. Per Mario Baldassarri, presidente Istao (l’Istituto Adriano Olivetti di studi per la gestione dell'economia e delle aziende), intervenuto su “Infrastrutture materiali e capitale umano: valori e ruolo della cooperazione”, «il fattore cooperativo é fondamentale per il successo di ogni azienda così come il capitale umano è il perno per la crescita imprenditoriale. Elementi che hanno però bisogno delle infrastrutture materiali e immateriali per consentire di connettere le Marche con il mondo».

Sauro Longhi, professore ordinario Univpm, intervenendo sul tema “Nella società della conoscenza il benessere si costruisce con la ricerca e la cooperazione”, ha sottolineato come «la cooperazione può essere il modello che, a livello organizzativo, può mettere insieme l'economia della conoscenza, per creare il benessere delle persone, e il necessario incontro fra industria, produzione e servizi, ricerca, istituzioni, cittadini con il bisogno di sostenibilità ambientale e sociale, per contribuire anche al mantenimento dell'equilibrio del nostro pianeta, l'unico che abbiamo».

«Abbiamo scelto il metodo del confronto con le imprese e le cooperative - ha detto Andrea Maria Antonini, assessore regionale Sviluppo economico e Cooperazione - per cercare di affrontare insieme i cambiamenti continui di scenario. I fattori di cui si è parlato, ricerca, transizione ecologica, innovazione, possono contribuire a creare una certa stabilità nella competitività, elementi che vanno di pari passo con la valorizzazione delle risorse umane e il ricambio generazionale, per dare una prospettiva alle aziende, alla cooperazione, alle famiglie. Su questo, c'è l’impegno della Regione Marche attraverso i numerosi bandi, specifici anche per le cooperative».

Nell'incontro anche il confronto con i cooperatori e la loro idea di futuro della cooperazione, con una tavola rotonda, condotta da Simone Cecchettini, coordinatore Legacoop Marche, a cui sono intervenuti Fabio Alessandrelli, Coop. Sociale Opera, Gabriele Gentili, Coop. Edra Costruzioni, Meri Marziali, Coop Alleanza 3.0, Davide Mattioli, Coop. Sociale Labirinto, Francesco Petta, Coop Pescatori M/P, e Gloria Rossi, Coop. Idea.

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