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Bengalesi e marocchini, tra cui (almeno) un adolescente: chi sono i migranti sbarcati dalla Geo Barents

L'unità da ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere ha attraccato oggi, alle 14, al porto di Ancona

ANCONA - Trentotto migranti, tra cui almeno un adolescente non accompagnato, salvati nel mezzo del Mediterraneo nei giorni scorsi dalla nace Geo Barents. L'unità da ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere ha attraccato oggi, alle 14, al porto di Ancona. La prassi è stata la stessa delle ultime tre volte che la nave Ong ha fatto tappa nello scalo dorico: prima le operazioni di avvicinamento in bachina, poi la salita a bordo del persone medico per le visite preliminari da parte dell'Usmaf (Unità di sanità marittima, aerea e di frontiera). Poi, a gruppi, la discesa dalla nave con le successive operazioni di identificazione e altre incombenze amministrative. Operazioni tuttora in corso. 

In porto erano presenti il Prefetto Darco Pellos e il presidente dell'Autorità di Ssistema Portuale Vincenzo Garofalo. «Per le notizie che ha fornito la Prefettura si tratta di 38 persone, tra cui un minore non accompagnato. Provengono perlopiù dal Bangladesh e dal Marocco- spiega Alfonso Sabatino, coordinatore di Anpas Marche- le condizioni di salute sono discrete, perché tutti sono stati già assistiti a bordo dal personale della nave. Le condizioni generali fisiche sembrano buone e da come ha detto la Prefettura resteranno qui nelle Marche. Come sempre è pronto un servizio di assistenza allo sbarco per eventuali esigenze di tipo sanitario o di accoglienza in generale».

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