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Contagio sì, ma culturale: la piattaforma made in Ancona rivoluziona lo stare in casa

Una piattaforma Facebook dove chiunque può tenere o seguire corsi online. Il progetto di due ragazzi anconetani rivoluziona l'isolamento domiciliare

Hanno trasformato l’isolamento domiciliare in un’opportunità per insegnare e imparare. Cosa? Tutto. Andrea Tondi e Andrea Bruno, entrambi anconetani, hanno inventato un sistema semplice quanto utile con il quale, da casa, si può restare in forma o magari scoprire nuovi hobby. “Contagio Culturale” è una pagina Facebook dove chiunque può tenere corsi in diretta o semplicemente fruirne. Non solo. Se il corso in questione implica un’interazione faccia a faccia, ecco che i corsisti vengono contattati via mail tramite il sistema “zoom”, un sistema di video conferenze che permette di effettuare lezioni di 40 minuti gratuitamente. Andrea Tondi lavora in Caritas, Andrea Bruno organizza eventi. Entrambi hanno pensato a come trasformare il tempo che la gente passa in casa dal semplice “aspettare” all’ “imparare” il più possibile. Basta visionare i post per scoprire i corsi che sono in programma con data e ora. 

«E’ tutto gratuito, di commerciale non c’è nulla- spiega Andrea Tondi- siamo partiti il 16 marzo e abbiamo più di 500 persone iscritte. L’idea è semplice, abbiamo attivato una pagina Facebook dove chiunque può insegnare quello che vuole agli iscritti». Ad oggi sono già attivi due corsi di ginnastica, uno di fotoritocco e addirittura lezioni di tessitura con telaio per bambini. Un contagio buono insomma, che (per fortuna) nessuno sa fin dove può spingersi: «Cerchiamo continuamente gente che ha voglia di insegnare qualcosa o anche semplicemente leggere storie ai bambini- continua Andrea- ognuno può mettere a disposizione il proprio talento e organizzare il proprio corso in modo autonomo. Nessuno deve pagare nulla, è tutto gratis. L’idea è semplicemente quella di una comunità che si prende cura di sé stessa. Se la cosa andrà a regime pensiamo anche a lezioni di musica e di cucina, abbiamo già una ragazza che vuole insegnare teatro. Insomma, invece di buttare il tempo…». E quando il Coronavirus se ne sarà andato? Che ne sarà di “Contagio culturale”? «Non abbiamo pensato al sé continuare o meno, vedremo» conclude Andrea. 
 

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