rotate-mobile
Attualità

Omaggio al cinema con la musica, La chance su Marte: dal Galilei al sogno Sanremo

L'amicizia sui banchi di scuola, i Beatles e una forma caratteristica di fare musica: ecco "La chance su Marte"

Si sono conosciuti tra i banchi del liceo Galilei e hanno scoperto che gli strumenti che suonavano per pura passione erano perfettamente compatibili per la creazione di una band. Federico Olivieri, Francesco Flammia, Francesco Coen, Alessandro Bisogni e Gianmarco Scortechini sono diventati prima i “The Liverpool”, cover band dei Beatles, poi “La chance su Marte”. Oggi fanno musica indie pop, hanno partecipato al festival Musicultura e suonato nei locali di Marche ed Emilia Romagna. Con l’ultimo singolo “King Kong” (GUARDA IL VIDEO) hanno tentato la partecipazione a San Remo giovani. Un sogno, quello dell’Ariston, che non è ancora tramontato: «Riproveremo nella prossima edizione con un nuovo singolo» ha annunciato Federico, cantante e bassista del gruppo. 

Dall’estate del 2016 la band anconetana collabora con l’etichetta ferrarese Alka Record, con la quale ha stampato il primo album “Come ci viene”: «Il nostro cammino è di fatto iniziato così, fino a quel momento avevamo fatto solo due singoli e un cd autoprodotto». L’Alka ha permesso alla band di sconfinare dalle Marche ed esibirsi in locali di Bologna, Ferrara e altri dell’Emilia Romagna fino alla partecipazione a rassegne musicali come “Musicultura”. «Facciamo indie pop con qualche nota elettronica e scriviamo pezzi in italiano- spiega Federico- la scelta della lingua è dovuta al fatto che l’etichetta è interessata al mercato italiano, ma per noi è anche una sfida perché sei nel tuo Paese e il messaggio che mandi deve essere più studiato e diretto possibile». Le metafore sono ormai un marchio di fabbrica, come nel caso di “King Kong”. E’ una storia di amore estivo con il protagonista rnei panni del grande gorilla. «Amiamo giocare con il cinema nella nostra musica- spiega Olivieri- così come in “King Kong” infatti anche nei prossimi singoli ci saranno richiami a film di successo». I testi hanno un filo conduttore: «Raccontare la vita quotidiana e superare le difficoltà con il sorriso, questo concetto è ben definito in un ritornello in cui cantiamo “se nella terra va tutto male arrivo su Marte, compro l’albergo più grande e ricomincio da capo”». Ma com’è suonare lontano da Ancona?: «Se ti presenti con un’esperienza fatta fuori regione è più facile- racconta Federico- ancora molti locali, ma questo in realtà dappertutto, vedono le band non come servizio ma come strumento per attirare la clientela, queste sono due cose diverse perché il servizio lo devi pagare al di là di come va la serata. Spesso ci sentiamo dire “vediamo quanta gente portate”, a quel punto si deve fare una scelta». L’estate 2020 sarà molto diversa anche per gli “Chance su Marche”: «L’idea è quella di organizzare eventi più piccoli e versatili, come degli showcases, incontri in biblioteche dove si parla di musica. Cose che con l’aiuto dei social possono diventare molto più grandi». 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omaggio al cinema con la musica, La chance su Marte: dal Galilei al sogno Sanremo

AnconaToday è in caricamento