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L'anconetano Alfonso Sabbia tra i concorrenti de L'Eredità con un sogno nel cassetto: fare l'attore

Il giovane è tra i protagonisti delle puntate, in onda in questi giorni, del noto game show di Rai 1

ANCONA- Un anconetano a L’Eredità, il noto programma pomeridiano della Rai. Alfonso Sabbia, 20 anni, originario di Napoli, ma da sempre residente nel capoluogo dorico, è tra i concorrenti del game show condotto da Marco Liorni, in onda su Rai 1. In questi giorni è tra i protagonisti del noto programma. Le puntate sono state registrate lo scorso mese di febbraio e ieri (11 marzo) è andata in onda la prima. Alfonso è arrivato ai “100 Secondi”, il gioco finale prima della “Ghigliottina”, valido come pass per la sfida del giorno successivo. La seconda puntata sarà trasmessa oggi (12 marzo) alle 18:45. «Ho deciso di partecipare per mettermi in gioco, questo programma mi ha sempre interessato. E poi- racconta Alfonso-, penso che sia un’occasione, una vetrina per farmi notare perché il mio sogno nel cassetto è di fare l’attore. Magari non succede nulla, però non si sa mai…». Abituato al palcoscenico del teatro e al set cinematografico, come è stato fare questa esperienza in tv? «È stata la mia prima volta in tv, ero emozionato, ma essendo abituato a stare davanti alle telecamere, mi sono sentito a mio agio. Questo mi ha consentito una maggiore scioltezza». Hai avuto difficoltà nel rispondere alle domande dei vari giochi? «Non erano particolarmente difficili. Ai “100 Secondi ho fatto un errore perché mi sono fatto prendere dall’ansia». Come è stato partecipare a L’Eredità? «È stata un’esperienza molto positiva. Tra un gioco e l’altro ho avuto modo anche di parlare con Marco Liorni, una persona alla mano e molto coinvolgente sia con noi concorrenti che con il pubblico».

Il tuo sogno è fare l’attore. Che cosa stai facendo per trasformarlo in realtà? «Sto studiando a Roma in un’accademia di teatro e in una scuola di cinema. Per il momento ho fatto diverse esperienze come comparsa e in questo periodo sono sul set di un film per un piccolo ruolo. È emozionante recitare con attori italiani conosciuti». Quando è nata la tua passione per la recitazione? «Da quando sono piccolo. I miei genitori mi hanno raccontato che imitavo commedie e film che vedevo, come la Smorfia con Massimo Troisi, Lello Arena e Enzo De Caro».  Preferisci il cinema o il teatro? «Preferisco il cinema nonostante la mia esperienza come attore nasca dal teatro. Per tre anni, dal 2019 al 2022, ho frequentato il laboratorio teatrale Sotto sopra a Vallemiano. Ho iniziato tardi, un po’ perché Ancona non offre grandi opportunità in ambito cinematografico e un po’ perché i miei genitori erano titubanti a farmi intraprendere questo percorso. Perché? Per una questione di pragmaticità, perché questo mondo può darti tanto o non darti nulla. Adesso però che iniziano a vedere i risultati sono diventati i miei primi sostenitori. La strada non è facile, ma con determinazione e lavorando sodo riuscirò a raggiungere l’obiettivo». Che cosa provi quando reciti? «Mi piace mettermi nei panni di un’altra persona. Recitare risveglia il bambino che c’è in me, mi sento come se fossi in un parco giochi per la prima volta». Non ci resta che accendere la tv e scoprire se Alfonso Sabbia accederà alla puntata di domani de L'Eredità.

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