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Caro bollette, il grido dei veterinari liberi professionisti: «Il Governo si è scordato di noi»

La richiesta è di estendere ai Medici Veterinari liberi professionisti il contributo straordinario per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale

L’ANMVI torna a chiedere al Governo Meloni e al nuovo Parlamento di rimediare alle mancanze del cosiddetto Decreto Aiuti Ter, che ha dimenticato i liberi professionisti.

La richiesta è di estendere ai Medici Veterinari liberi professionisti il contributo straordinario per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale. Questo contributo, sotto forma di credito d'imposta, è stato concesso solo alle imprese, dimenticando che per il diritto europeo i liberi professionisti sono equiparabili alle Pmi. Ancora una volta il Legislatore italiano non ne ha tenuto conto. L’Associazione Nazionae Medici Veterinari Italiani (ANMVI) denuncia rincari vertiginosi su servizi energetici essenziali per la continuità delle prestazioni. Luce e gas sono al servizio degli animali degenti e delle attività cliniche, chirurgiche e di laboratorio. I rincari in bolletta si riflettono anche sull’utilizzo e sugli investimenti in tecnologie sanitarie di alto livello specialistico, che in Italia garantiscono elevati standard assistenziali a 14 milioni di pets. I rincari si ripercuotono anche sulla sostenibilità occupazionale del personale, sia medico veterinario che tecnico.

 

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